Ci sono in Italia ospedali che, ben gestiti, rappresentano un’eccellenza pur non denunciando buchi di bilancio paurosi, chiudendo anzi la gestione annuale con significativi saldi attivi. Se poi l’ospedale in questione è una struttura convenzionata, gestita da un ente o da una congregazione religiosa, per sua natura no profit, e dunque quanto guadagnato non viene distribuito in dividendi di azionariato, ma reinvestito nella struttura stessa per migliorarne la qualità del servizio ai malati, allora forse vuol dire che tutti gli spropositi che, quasi a cadenza regolare, vengono scaricati sulle strutture sanitarie religiose, andrebbero quanto meno rivisti. Ma forse qualcosa sta cambiando: non solo i politici cominciano a prospettare l’idea di una sanità fondata su un mix pubblico/privato convenzionato, ma anche i media sembrano scoprire i lati positivi delle nostre realtà. E’ infatti di queste ore la diffusione di un video edito da un importante quotidiano nazionale, forse il più importante, in cui si porta ad esempio l’IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar, professionalmente gestito da anni da Mario Piccinini, manager “allevato in casa” come nota la Gabanelli, dalla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza - Opera Don Calabria. Il servizio giornalistico lo propone proprio come modello di quella corretta gestione di cui tanto si parla. E testimonial ne è addirittura Milena Gabanelli, coautrice del video, che non si può certo dire sia stata mai tanto morbida con le nostre realtà. Dopo aver criticato la gestione di un altro ospedale, non nostro associato, dati alla mano ha dimostrato come “l’efficienza della gestione di un ospedale religioso privato accreditato no profit sia possibile. Nel video la Gabanelli snocciola, uno per uno tutti i dati che hanno consentito all’ospedale di Negrar di chiudere gli ultimi trent’anni senza perdite ed anzi reinvestendo oltre 150 milioni di euro per migliorie al servizio reso ai malati. Dando così ancor più valore al motto che campeggia all’ingresso del nosocomio: “Il malato è, dopo Dio, il nostro vero Padrone”.