Sabato 8 luglio Casa Rosetta terrà nella sua sede di via Due Fontane a Caltanissetta una tavola rotonda dal titolo “Progetto Caregiving. La difficile arte del prendersi cura”. L’evento è aperto a coloro che per professione operano nella rete istituzionale dei sostegni per le persone che vivono con una fragilità (è accreditato ECM per tutte le professioni) ma si rivolge anche a coloro che operano nel privato assistendo un familiare. Il termine inglese caregiving definisce con incisiva chiarezza l’attività di cura e assistenza verso un proprio familiare, e non ha un’efficace parola corrispondente in italiano. Il caregiving rappresenta un impegno, unico nel suo genere, nell’ambito del quale alle attività di tipo organizzativo e sanitario si intrecciano emozioni contrastanti, spesso complicate da un senso di inadeguatezza. Essere caregiver si ripercuote inevitabilmente su tutte le dimensioni della vita della persona, dalla salute psico-fisica agli affetti familiari, dalle relazioni sociali al lavoro e al tempo libero. Il ruolo di caregiver rappresenta un importante compito che dipende da moltissimi fattori, tra gli altri il clima emotivo-affettivo, spesso gravato da un senso di inadeguatezza e dalla solitudine, e la possibilità di poter fare riferimento su una rete di supporto. Negli ultimi anni si è registrata una crescente sensibilità su questo tema ed è maturata così la consapevolezza che, se da un lato il caregiver presta le proprie cure e la propria assistenza a un familiare che ne ha bisogno, dall’altro, proprio per il ruolo cruciale che svolge quotidianamente, è egli stesso un individuo fragile, che necessita di attenzioni speciali. Casa Rosetta ritiene fondamentale dedicare attenzione anche a coloro che si prendono cura; un’attenzione che si concretizza da un lato nella formazione continua e dall’altro, nel sostegno psicologico rispetto alla difficoltà dell’essere un caregiver

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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