I ragazzi del Serafico tornano in scena il 13 ottobre alle 21 sul palco del Teatro Lyrick di Assisi per esibirsi in uno spettacolo a tinte noir dal titolo “L’Ispettore Branchi”.

Il Laboratorio, coordinato dagli educatori Stefano Tufo e Fabrizio Benincampi con la collaborazione di Andrea Lombardi, è uno spazio che, attraverso l’incontro tra la dinamica formativa e l’aspetto più giocoso, permette ai ragazzi con disabilità di svolgere l’attività riabilitativa valorizzando le proprie competenze e le proprie abilità, esprimendo emozioni e mettendo al centro autenticità espressiva e unicità. Ognuno di loro, infatti, durante le ore passate nel Laboratorio teatrale, si mette alla prova per svolgere un lavoro divertente e diverso dal solito: qui infatti si vivono le storie, c'è la musica, ci sono i personaggi da interpretare, il copione da studiare. L’obiettivo “Costruire storie e narrarle, in primis - spiegano i responsabili del progetto, secondo cui “è proprio in questo ambito che i ragazzi fanno emergere passioni e preferenze ed è qui che imparano a comunicare le proprie emozioni. Noi – continuano -  lasciamo a ognuno di loro la propria autenticità espressiva e il proprio modo di essere, e il palcoscenico è il luogo migliore in cui poter fare tutto questo, in cui poter compiere questo percorso”.  Nel corso del tempo, infatti, le attività di teatro e di musica dell'Istituto Serafico si sono unite, proprio perché la musica, così come l'arte in generale, accompagna il racconto di ogni storia, aiuta i ragazzi con disabilità a confrontarsi con una parte di se stessi e li stimola a esprimere la propria voce.

“Prendersi cura dei più fragili infatti – aggiungono gli organizzatori del Laboratorio - non vuol dire rispondere esclusivamente ai bisogni primari dei ragazzi, ma significa anche ascoltarli, far emergere la loro voce, supportarli in tutte quelle attività che li rendono più forti e indipendenti”. 

 

L’ingresso è gratuito.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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