La sanità privata può aiutare la riorganizzazione del servizio sanitario. A suggerirlo è la proposta avanzata dai parlamentari molisani del Pd, Roberto Ruta e Danilo Leva, per la riorganizzazione del servizio sanitario regionale. "La sanità privata accreditata – scrivono nella loro proposta - può integrarsi con quella pubblica, ma non sostituirla". "Per stilare questo documento - hanno spiegato - abbiamo raccolto indicazioni estremamente utili dall'analisi dei dati e dall'indagine epidemiologica contenuti nei piani operativi del dottor Carmine Ruta così come in seguito integrati dallo stesso commissario Frattura. Da quei dati siamo partiti attualizzando quella proposta e riparametrandola all'offerta ridotta dei posti letto, dagli attuali 1265 ai futuri 985". Ruta e Leva sono quindi entrati nel dettaglio fornendo una serie di dati: "In questi tre anni abbiamo assistito, mai partecipato perché mai coinvolti, ad una molteplicità di proposte culminate nell'ultima dello scorso dicembre esaminata dal Tavolo tecnico. In questa proposta del Commissario-Presidente il rapporto tra sanità pubblica e privata giunge al suo massimo storico: il privato raggiunge quota 37% e il pubblico retrocede al 63%. Se a questo dato si aggiunge il riparto per i posti letto post acuzie e riabilitativi il rapporto raggiunge il 48% per il privato e il 52% per il pubblico. Attualmente il rapporto è il 70 per il pubblico e 30 per i privati". La proposta dei parlamentari, che sarà ora presentata a Frattura, parte dunque come base da quella di Carmine Ruta (ex direttore generale dell'Asrem) "modificandola, aggiornandola e riparametrandola", ed è così composta: 530 posti letto acuzie ricoveri ordinari strutture pubbliche, 183 alle strutture private, 64 posti letto in day ospital in strutture pubbliche, 23 posti in quelle private. Il rapporto così composto attesta il pubblico al 74,3% e il provato al 25,7%.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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