A chi soffre di sindrome da apnee notturne gravi nel sonno(OSAS), è stato posto per legge il divieto di guida. Ma anche prendere la patente, o rinnovarla, sarà più difficile per chi è affetto da tale disturbo, a seconda del livello di gravità. Innanzitutto, chi abbia ricevuto una diagnosi di OSAS o soffra di forti russamenti è tenuto a farlo presente nella dichiarazione anamnestica fatta al medico monocratico, al momento di richiedere il rilascio o il rinnovo della patente. Starà poi a lui effettuare ulteriori approfondimenti: particolare attenzione verrà data a chi per conformazione, caratteristiche fisiche (come ad esempio l’obesità) o malattie (ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, ischemie cerebrali, aritmie, broncopneumopatie, diabete mellito tipo 2) sia potenzialmente più esposto ai danni derivanti dall’OSAS. L’ultima parola sull’idoneità o meno alla guida spetterà alla commissione (Cml), che per valutare l’eventuale abbassamento del livello di vigilanza, sottoporrà i candidati sia a un questionario sulla sonnolenza che a un test. Quest’ultimo consiste nel valutare i tempi di reazione in un arco di tempo di 10 minuti, durante i quali bisognerà rispondere a degli stimoli luminosi premendo un pulsante nel minor tempo possibile. La concessione o il rinnovo della patente sarà possibile anche per persone con sindrome OSAS, purché dimostrino “un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”, come scritto nel decreto legge Recepimento della direttiva della Commissione 2014/85/UE recante modifica della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la patente di guida del 22 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2016.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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