Continua il percorso di spending review e di centralizzazione degli acquisti. Così, dopo l’annuncio lo scorso mese da parte dei ministri Padoan e Lorenzin in cui era stato presentato il piano che vede la sanità fare da apripista nel settore pubblico, ora arriva una nota di Mef e Ministero della Salute, firmata dal Dg della programmazione Renato Botti, dal commissario alla Revisione della spesa, Yoram Gutgeld e dal presidente del Tavolo dei soggetti aggregatori, Luigi Ferrara, in cui vengono fornite le prime indicazioni operative agli Enti del Ssn per far fronte alle nuove norme introdotte dal Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ricordiamo che il decreto ha individuato 14 aree merceologiche (farmaci, vaccini, stent, siringhe, protesi, ecc. Ma anche pulizie e ristorazione) per un totale di 12,8 miliardi di spesa stimata (il 51% della spesa sanitaria complessiva per beni e servizi), e queste merci saranno acquistate attraverso le 33 centrali uniche d’acquisto. Una strada che sarebbe bene cominciassero a percorrere anche le nostre istituzioni associate nell'intento di ridurre sensibilmente i costi. Meglio tardi che mai...

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