Si chiama iKix1 la molecola in grado di contrastare la Candida glabrata, fungo responsabile di gravi infezioni con esito infausto nel 40% dei casi.
La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature è opera di un gruppo di ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli di Roma, che hanno lavorato in collaborazione con studiosi della Harvard University di Boston e del Policlinico Universitario di Losanna.
Il fungo, che colpisce prevalentemente persone anziane e immunodepresse, specie se ricoverate in ospedale, appare resistente alle terapie normalmente in uso a motivo di mutazioni genetiche. L’infezione sistemica di cui è responsabile è fatale per 4 pazienti su 10.
Lo studio italo-americano ha dimostrato l’efficacia dell’iKix1 in provetta e in vivo sugli animali: la resistenza ai farmaci è annullata, con conseguente diminuzione della gravità della malattia.
Prossima tappa il test sull’uomo.
“Al momento – spiega Maurizio Sanguinetti, Direttore dell’Istituto di Microbiologia e Virologia dell’Università Cattolica e capitano del team dei ricercatori italiani – stiamo continuando a collaborare con i gruppi di ricerca di Harvard e Losanna per l’estensione dello studio ad altri patogeni fungini. In ogni caso l’interesse della ricerca è legato al fatto che si introduce una nuova strategia terapeutica avente come bersaglio funzioni non direttamente legate alla vitalità del fungo patogeno, ma alla sua sensibilità ai farmaci e alla sua virulenza”.