Sarebbero pronti 2,5 miliardi di euro da destinare al famoso programma nazionale della ricerca, meglio conosciuto come Pnr 2015-2020. Lo ha detto iI premier Matteo Renzi durante la sua recente visita all'Irbm Science park di Pomezia lasciando anzi intendere che il via libera potrebbe arrivare anche in tempi rapidi. Si tratta di fondi contabilizzati da qui al 2017 tra stanziamenti già presenti nel bilancio del Miur (1,9 miliardi) e i 500 milioni della quota nazionale del Fondo sviluppo coesione che sono rimasti in forse fino all'ultimo. Una cifra che potrebbe addirittura aumentare di circa un miliardo considerando risorse nazionali e comunitarie. Ma se le prime sono pressoché certe, perché riguardano la dotazione dei vari fondi che finanziano la ricerca (il Foe degli enti, il Ffo delle università e poi First e Fisr) e in genere vengono rinnovate dalle varie stabilità, le seconde sono tutte da intercettare. In ballo tra programmi operativi regionali e Horizon 2020 ci sono 9,4 miliardi da qui al 2020. Per ottenerli tutti l'Italia dovrà assestarsi su un tasso di aggiudicazione dei progetti comunitari del 10 per cento.
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Renzi: pronti fondi freschi per la ricerca
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