Le scuole elementari del Lazio coinvolte nella campagna nazionale di prevenzione primaria contro il melanoma. “Il sole per amico”, l’iniziativa promossa da IMI (Intergruppo Melanoma Italiano) in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e con il patrocinio del ministero della Salute, dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e della Regione Lazio, mira ad attirare l’attenzione sul più aggressivo e temuto tumore della pelle.
Le scuole laziali rappresentano la sesta tappa di un progetto educazionale per la prevenzione di una patologia che nel nostro Paese, negli ultimi 30 anni, ha raddoppiato la sua incidenza, con oltre 100 mila persone colpite e un numero superiore a 10 mila nuovi casi all’anno.
“La campagna nasce – spiega Paola Queirolo, Presidente IMI – per risvegliare e far crescere l’attenzione dell’opinione pubblica sul melanoma e sui rischi legati ad una non corretta esposizione, coinvolgendo in particolare i bambini in età scolare e le loro famiglie”.
L’iniziativa prevede il contributo di insegnanti, dermatologi, oncologi e genitori che, avvalendosi di materiale informativo appositamente studiato per questa fascia di età, cercheranno di insegnare sin dalla tenera età le regole base per una corretta esposizione ai raggi solari.
La prevenzione appare anche in questo campo fondamentale, dal momento che le scottature dell’infanzia rappresentano un importante fattore di rischio per un processo patologico che si può innescare anche a diversi anni di distanza, e che può essere influenzato da un danno ricevuto in precedenza e memorizzato dalla pelle.
Una campagna questa che necessita di un impegno comune da parte di istituzioni, medici e cittadini e che costituisce una priorità nelle politiche sanitarie sia nazionali che regionali, come sottolinea Teresa Petrangolini, Consigliere Regionale del Lazio e Componente della Commissione Politiche sociali e salute, evidenziando come “la prevenzione primaria e la corretta educazione siano il fattore più importante di protezione contro il melanoma e rappresentino un investimento importante da parte del servizio sanitario pubblico”.