Riparte il dialogo tra Governo, Regioni e medici sull’art.22 del Patto per la Salute dedicato allo sviluppo dell’accesso, della formazione e delle carriere dei professionisti. La riunione - che si è svolta lunedì scorso alla presenza del Ministro Beatrice Lorenzin, del sottosegretario Vito De Filippo, del coordinatore della Commissiona Salute, Antonino Saitta e del presidente del Comitato di Settore Sanità delle Regioni, Massimo Garavaglia - era la prima dopo l’intesa di Palazzo Chigi della scorsa settimana dove è stata raggiunta una pax provvisoria tra i camici bianchi e l’esecutivo. Si è tornati a discutere della questione art. 22. Secondo alcune indiscrezioni si è trattato di una riunione contraddistinta da un clima “disteso, collaborativo e operativo”. «Un confronto a 360 gradi sulle prospettive di ammodernamento del servizio sanitario e sul contributo che a questo obiettivo si può dare con una migliore formazione e gestione delle risorse umane e dei professionisti impegnati nella sanità – ha spiegato Saitta -. Il dato molto positivo della giornata sta nella massima disponibilità di tutti gli interlocutori ad affrontare in modo convinto il tema di una nuova formazione che è chiave di volta per il rilancio in termini di qualità dell’integrazione fra il territorio e la sanità ospedaliera, rispetto alla quale dobbiamo porci obiettivi di maggiore uniformità e coerenza del sistema. Non a caso con il ministro della Salute, ma anche con le stesse organizzazioni di rappresentanza, abbiamo condiviso l’esigenza di superare un modello antiquato che ha visto – ha concluso Saitta - in molti casi il medico trasformarsi negli anni in semplice prescrittore, mortificando proprio coloro, e sono la maggioranza, che nella professione hanno sempre messo sacrificio e professionalità». Il prossimo incontro è stato fissato intorno ai primi di aprile, mentre i sindacati entro marzo dovranno formulare delle osservazioni su due disegni di legge delega: uno Ministero della Salute-Miur e un altro delle Regioni.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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