Dal 2001 al 2014 nei Paesi dell’Unione Europea sono nati circa 68 mila bambini in più.
Secondo il rapporto Eurostat, da 5,063 milioni si è passati a 5,132. In pole position la Francia con 819.300 nascite, seguita da Gran Bretagna (775.900) e Germania (714.900). L’Italia ne ha registrate 502.600, seguita da Spagna (426.100) e Polonia (375.200). Il Paese con il maggior incremento registrato in questo lasso di tempo è la Svezia, con un trend positivo del 25,6%; il valore più negativo quello del Portogallo con un decremento del 27%. In Italia il calo dal 2001 al 2014 è stato del 6%.
Il primato di anzianità per il primo figlio è andato alle italiane. Se in Europa, infatti, nel 2014 le donne hanno avuto la loro prima gravidanza ad una età media di circa 29 anni, in Italia saliamo a quasi 31. Le più giovani sono risultate le bulgare, divenute mamme per la prima volta a circa 26 anni.
Nell’UE si è visto un aumento del tasso di fertilità, passato da 1,46 figlio per donna nel 2001 a 1,58 nel 2014.
Ai due estremi la Francia, con il tasso più alto (2,01), e il Portogallo, con quello più basso (1,23).
Il Bel Paese registra, insieme alla Slovacchia, un tasso di fertilità pari a 1,37.