Il ministro della salute Lorenzin vuole «un sistema che permetta di creare una rete attorno alla persona per garantire che il paziente che esce dall'ospedale non sia per strada». Come? «Dobbiamo trovare insieme dei parametri e innanzitutto ci vuole un fondo sul sociale che sia vincolato al suo utilizzo». Lo ha ribadito nel corso di un recente convegno organizzato da Confcooperative. «Sono disposta – ha aggiunto -  a fare al ministero molto di più, ne avevo parlato con il ministro Poletti. Bisogna andare oltre, ribaltare il tavolo, perché i pazienti stanno urlando. Queste fasce di povertà che sono sempre di più in famiglie normalissime non possono essere lasciate a se stesse. Sono borderline e dobbiamo aiutarle a non andare sotto e a fare sviluppare il Paese. Bisogna costruire un modello umano». Per Lorenzin «non basta il sistema sanitario, non basta la ricerca. Ci vuole una continuità di cure anche fuori dall'ospedale che garantiscano una riabilitazione efficace e opportuna». L'ospedale «continua ad assorbire tutto sul territorio, ma questo ha costi insostenibili e disservizi». Il livello domiciliare in Italia è «ridicolo», ammette. «Dobbiamo assolutamente trovare un modo affinché sociale e sanitario si parlino».

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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