Il 2 aprile è stata proclamato Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo. L’evento risale ad una iniziativa adottata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema dell’Autismo e per sollecitare le Istituzioni di ogni Paese a migliorare i servizi e l’assistenza a favore delle persone con autismo. In occasione di questa giornata l’Istituto Superiore di Sanità, la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Ricerca Autismo (www.airautismo.it) hanno organizzato una tavola rotonda, presso l’Auditorium San Paolo dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù di Roma, per discutere del tema delicato del ‘Dopo di Noi’.
Lo scorso 4 febbraio, infatti, la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge per il supporto delle persone gravemente disabili che non possono più contare su sostegni di tipo familiare. La proposta è ora al vaglio del Senato. La legge prevede la costituzione di un fondo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (90 milioni di euro per il 2016), destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi recanti misure per la tutela e l’assistenza dei disabili gravi. Una legge sul «Dopo di noi» potrebbe colmare una grave lacuna sul piano dell’assistenza che riguarda, per quanto riguarda l’autismo, circa 500mila famiglie italiane, ma gli aspetti da valutare e considerare sono ancora molti.
Ricordiamo inoltre che l’ Autism Europe, l’associazione europea che si occupa di autismo, ha scelto per il 2016 lo slogan ‘Rispetto, Accettazione, Inclusione’, che richiama direttamente la preoccupazione delle Associazioni di genitori per l’impegno ancora insufficiente da parte dei governi dei Paesi Europei nella presa in carico delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico. Dalla diagnosi all’intervento precoce, dalla scuola al terzo settore, le famiglie denunciano la carenza di professionalità e di opportunità nel prendersi carico delle persone con autismo e il mancato rispetto del loro diritto ad avere pari opportunità educativa e di sviluppo professionale. Le difficoltà associate all’autismo possono rendere davvero difficile, per la persona che ne soffre, trovare e mantenere un lavoro. Viceversa, con il supporto adeguato di personale tecnico appositamente formato rivolto ai familiari, ai colleghi, ai datori di lavoro le persone con autismo possono avere molto da offrire.
Tra l’altro l'autismo è la disabilità presente più frequentemente nelle scuole italiane. Lo ha ricordato Davide Faraone, sottosegretario al ministero dell'Istruzione e presidente della Fondazione Italiana per l'Autismo (Fia), durante la presentazione della campagna Rai in occasione della giornata mondiale sulla Consapevolezza. "Finalmente è stato fatto un censimento delle disabilità a scuola - ha spiegato Faraone - i cui risultati saranno presentati nelle prossime settimane, ma già emerge dalle prime analisi che è l'autismo la disabilità più rappresentata. Stiamo facendo azioni importanti che riguardano la scuola - ha aggiunto Faraone -, abbiamo abolito classi e scuole speciali, ma ci sono ancora ipocrisie, stiamo facendo una delega che riformerà il sostegno rendendolo molto più efficace. Un impegno più incisivo riguarda anche il dopo la scuola, ci sono genitori che chiedono 'bocciate mio figlio', perchè dopo la scuola non c'è niente".