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Schillaci sui “gettonisti: “Non si può andare avanti così”

Sindacati medici: “Per eliminarli migliorare condizioni di lavoro e stipendi adeguati”

Medici gettonisti ? “ Non è questo il modo per andare avanti". Duro monito del Ministro della Salute Orazio Schillaci sulla sempre più invadente modalità del medico a gettone per ovviare alla carenza di personale. A margine della seconda giornata degli Stati generali della prevenzione a Napoli, rispondendo alle domande dei giornalisti sui rischi legati alla espresso scadenza del periodo di presenza dei medici 'gettonisti' nelle Asl e negli ospedali, Schillaci pur ribadendo la volontà del Governo di “continuare ad assicurare servizi importanti come il pronto soccorso” ha insistito sulla necessità di “ dare un messaggio chiaro che i 'gettonisti' non possono essere l'unica risposta che il Ssn dà soprattutto nei reparti d'emergenza. Noi vogliamo che i medici entrino dalla porta principale del Ssn, questo vuol dire fare un concorso ed essere assunti e lavorare a tempo pieno per la sanità pubblica. Ora, dobbiamo capire la situazione regione per regione e verificare quanti 'gettonisti' operano nei vari servizi. Dobbiamo dare il segnale che Assunzioni? Ciò che viene speso per i 'gettonisti' può essere usato per fare assunzioni. Le professionalità ci sono, se tanti giovani scelgono di fare i gettonisti sono convinto che rientrerebbero nel Ssn".

Non si è fatta attendere la risposta del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED: “Se non si migliorano le condizioni di lavoro e non si adeguano gli stipendi – il commento del Presidente Guido Quici - sarà molto difficile trovare medici disponibili ad andare a lavorare in Pronto soccorso per colmare i vuoti lasciati dai gettonisti”. “Per il Ministro  - ha così proseguito - i medici devono essere assunti e lavorare a tempo pieno per la sanità pubblica, usando per le assunzioni quanto viene speso per i gettonisti. Non possiamo che essere d’accordo: sono anni che chiediamo di spostare dalla voce di bilancio ‘beni e servizi’ alla voce ‘personale’ quanto speso per i gettonisti; ma forse dovrebbe essere il Ministro dell’Economia Giorgetti ad acconsentire a tale cambiamento”.

E infine la polemica :” i gettonisti, oltre a guadagnare molto di più di un dipendente, scelgono le strutture in cui lavorare, quanti turni coprire, non rischiano denunce e possono prendersi il lusso di andare in ferie, se vogliono. I medici dipendenti che lavorano in Pronto soccorso invece sono malpagati, non hanno prospettive di carriera, hanno mani e piedi legati da vincoli burocratici inaccettabili, subiscono continuamente aggressioni e lavorano in un clima tossico che li porta a rassegnare le dimissioni e a voler cambiare vita”.

“I Pronto soccorso oggi per i dipendenti – ha conclusi Quici - sono gironi infernali: se non si risolvono a monte queste condizioni, non ci saranno più medici disponibili a lavorarci. Per questo chiediamo a gran voce l’emanazione dell’atto di indirizzo necessario ad avviare le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e investimenti seri per migliorare le condizioni di lavoro del personale”.

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