La Maxiemergenza regionale 118, con sede a Saluzzo presso l’Asl CN1, ce l’ha fatta. Martedi 28 agosto ha superato brillantemente lo scrupoloso esame cui è stata sottoposta da parte degli esperti della Commissione WTO (World Health Organization), ottenendo la certificazione che attesta il rispetto degli standard previsti per l’EMT2 - struttura in grado di operare in tutto il mondo nel corso di catastrofi con un team medico-chirurgico di altissimo livello professionale.

Soddisfatto il direttore generale dell’Asl CN1, Salvatore Brugaletta: “L’Asl CN1 sale un altro gradino nell’eccellenza dei suoi servizi. A nome anche dei miei collaboratori ho predisposto una nota di encomio per tutto il personale della struttura di Maxi-emergenza, che ringrazio per l’impegno profuso in questi anni, per il grande sforzo compiuto e il lavoro di team che ha portato il risultato tanto sperato”.

Ingente la dotazione delle apparecchiature e dei mezzi a disposizione, con 20 posti di degenza e 2 letti di terapia intensiva, ma l’obiettivo è consentire in prospettiva due interventi chirurgici in contemporanea nella stessa tenda. Mario Raviolo, direttore della Struttura: “Tra le attrezzature disponibili la Maxi-emergenza conta su un ospedale da campo, attrezzato per interventi chirurgici salva-vita. Abbiamo anche il supporto logistico della Protezione Civile regionale e nazionale.” Soddisfatta la Regione. L’assessore alla Sanità Antonio Saitta: “La struttura della Maxi-emergenza rappresenta un punto di forza della sanità piemontese ed è motivo di soddisfazione che sia riconosciuta a livello nazionale ed europeo. La visita della Commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità certifica l’elevato livello di una struttura che è sempre disponibile quando si verificano, sul nostro territorio ma non solo, eventi avversi di particolare rilevanza”.

All’appuntamento con la commissione era presente anche il dirigente del dipartimento di Protezione Civile Agostino Miozzo.

La Struttura regionale è unica in Italia e una delle quattro certificate EMT2 in tutta Europa.

La Regione Piemonte sta lavorando per garantire e migliorare la copertura delle zone montane da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri. Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta nel corso dell’incontro avuto in assessorato con i rappresentanti dell’Uncem Piemonte proprio sul tema della presenza dei medici di famiglia nei comuni e nelle vallate montane.

In occasione della prossima discussione del nuovo accordo regionale, ha sottolineato l’assessore alla Sanità, sarà introdotta una forma di premialità per i medici di medicina generale che opereranno nelle zone montane.
 Allo stesso tempo la Giunta regionale e le Asl si occuperanno di potenziare il servizio di infermiere di comunità, estendendo le positive sperimentazioni compiute fino ad ora sul territorio. Inoltre verrà valutata la possibilità di rivedere gli ambiti territoriali di scelta all’interno dei distretti, proprio per superare le carenze di medici nelle aree montane e periferiche.

L’intera organizzazione dell’assistenza territoriale sarà poi rivista con il nuovo Piano della cronicità che la Giunta regionale presenterà lunedì 12 marzo. Con l’applicazione del piano è prevista la messa a sistema della rete delle Case della Salute, al cui interno, oltre ad ambulatori specialistici e servizi assistenziali, saranno presenti per alcune ore settimanali proprio i medici di famiglia.

 

 

Sono 23 gli ex primari in pensione che si alternano nella sede dell'Auser di Borgamanero, in provincia di Novara, per prendersi cura di chi ha problemi di salute e non ha i mezzi per permettersi visite specialistiche. Nello scorso anno più di 1500 persone hanno usufruito gratuitamente di una visita cardiologica, ortopedica, dermatologica, neurologica, un’ecografia o un ecodoppler.

Il servizio nasce dall'idea di Maria Bonomi, ottantenne, presidente dell'Auser, l'associazione di volontari che si occupa di servizi per la terza età. Oggi l’ambulatorio offre 17 specialità mediche. Coloro che si recano in questi ambulatori, oltre ai sanitari, trovano anche infermieri e centralinisti, tutti volontari. Grazie alle donazioni di alcuni pazienti, è stato inoltre possibile acquistare alcune indispensabili apparecchiature diagnostiche.

 Si avvale del sostegno di alcuni Rotary Club, il progetto “Donare accoglienza” dei Silenziosi Operai della Croce di Moncrivello, in provincia di Vercelli. La raccolta fondi è stata recentemente presentata in un incontro organizzato presso il Santuario del Trompone di Moncrivello. 52 mila dollari raccolti grazie al Global Grant promosso dal Rotary Club Viverone Lago in collaborazione con il RC Oklaoma City, il Rotary Club Vercelli, Vercelli Sant’Andrea, Santhià-Crescentino e Gattinara, oltre alla partecipazione dell’Associazione Inner Wheel. I fondi sono destinati all’acquisto di lettini, materassi antidecubito e sollevatori per i pazienti ricoverati nei Nuclei ad Alta complessità neurologica (NAC), in Stato Vegetativo e di minima coscienza (NSV), presenti nell’RSA Virgo Potens, situata vicino al Santuario.

L’evento, che ha avuto inizio con una celebrazione eucaristica nel Santuario, è proseguito con una visita nei reparti di lungodegenza, durante la quale i partecipati hanno potuto prendere visione di alcune forniture (lettini, materassi ecc.) che potranno essere acquistati grazie alle donazioni.

La Regione ha approvato un investimento di 1,5 miliardi di euro da investire nell’edilizia ospedaliera. . Lo prevede la delibera del piano di edilizia sanitaria che l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta presenterà nei prossimi giorni al Consiglio regionale, Individuate dunque le risorse per gli ospedali unici dell’Asl To5 e del Vco, per completare Verduno e Valle Belbo e per potenziare Fossano, Saluzzo e Savigliano.
 
“Per quanto riguarda il Parco della Salute di Torino e la Città della Salute di Novara – ha aggiunto - abbiamo compiuto nei giorni scorsi un altro importante passo avanti, ottenendo il via libera definitivo da parte del nucleo di valutazione ministeriale ai due progetti - ha aggiunto l’assessore- Proprio ieri, per altro, il Consiglio comunale di Torino ha approvato la variante urbanistica necessaria per la realizzazione dell’opera. Ora i progetti sono pronti per l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni e quindi per la firma dell’accordo di programma con il Governo, che farà partire le gare di appalto”. Per quanto riguarda la realizzazione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato.

Sarà presentata nel corso della festa patronale di San Francesco, la “Carta dei Servizi” del “Refuge Pére Laurent” di Aosta. L’evento, in programma il prossimo 11 ottobre, si aprirà con una Celebrazione Eucaristica, presieduta da Monsignor Franco Lovignana, vescovo di Aosta. 

All’avvenimento, in cui la struttura presenterà la propria attività, parteciperanno inoltre il Presidente Aris della Regione Piemonte, Josè Parrella, l’Assessore Regionale alla Sanità, Luigi Bertschy, e il Direttore del Refuge, don Elio Vittaz.

In fase di avvio le iniziative di formazione organizzate dall’Arcidiocesi di Torino.

Il prossimo 23 settembre, nell’Auditorium del Cottolengo, si terrà l’incontro dal titolo: “Icaro? I…care. Bisogni, velleità e cura per una cultura dell’assistenza familiare”. Organizzatori dell’evento, l’Ufficio per la Pastorale della Cultura, l’Ufficio per la Pastorale della Famiglia e l’Ufficio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi del capoluogo piemontese.  

Previsto per il prossimo 14 ottobre il Convegno diocesano “Il mondo dei giovani tra vulnerabilità e benessere”, organizzato dagli Uffici Pastorali Caritas e Salute dell’Arcidiocesi di Torino in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. L’incontro, che avrà come sede il Teatro S. Paolo di Rivoli-Cascine Vica, prevede il rilascio di crediti formativi ECM per tutte le professioni sanitarie.

In programma a Torino, da settembre a dicembre 2017, il Corso di perfezionamento in Pastorale della Salute, organizzato dalla Consulta Regionale per la Pastorale della Salute. 11 le date previste per gli incontri, organizzati nella sede della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. L’evento è rivolto a coloro che hanno frequentato il Corso Biennale di specializzazione in Pastorale della Salute o corsi equipollenti. 42 i crediti ECM previsti, numerosi i temi trattati, dalla pastorale della fragilità alle scelte e ai rischi della professione medica e infermieristica, dai comitati etici alla riabilitazione nella nuova medicina, dalla bioetica alla pastorale clinica.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla Segreteria organizzativa:

 

Mariella Oggioni

Ufficio Pastorale della Salute – Arcidiocesi di Torino

Tel. 011 5156360

Fax. 011 5156359

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.diocesi.torino.it/salute   

D’ora in poi saranno direttamente le Asl, sulla base delle indicazioni della Regione, a sottoscrivere gli accordi con le strutture private accreditate. Novità anche per il rimborso dei farmaci oncologici: i privati potranno aderire alle gare centralizzate della Regione, in ogni caso la spesa riconosciuta non supererà il prezzo stabilito con i bandi di gara. Saitta: “L’obiettivo è ridurre le liste d’attesa e migliorare la qualità”.
Miglioramento della qualità delle prestazioni erogate, diminuzione della mobilità passiva verso altre regioni, riduzione delle liste d’attesa. Con questi obiettivi la Giunta regionale ha approvato la delibera presentata dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, che introduce un nuovo modello per le convenzioni con la sanità privata. Lo stanziamento complessivo per il 2017, spiega la Regione in una nota, resterà lo stesso dello scorso anno. A cambiare sono le regole per l’assegnazione dei budget: saranno d’ora in poi direttamente le Asl, sulla base delle indicazioni della Regione, a sottoscrivere gli accordi con le strutture private accreditate. Una quota delle risorse, il 95%, viene assegnata sulla base del budget 2016, il resto verrà negoziato dalle Asl con le singole strutture in funzione del fabbisogno rilevato, con un tetto massimo del 110% rispetto al valore dell’anno precedente.
“In questo modo noi intendiamo rispondere al meglio alla domanda di salute dei pazienti, qualificando la spesa e rendendo flessibile il budget assegnato – sottolinea l’assessore Saitta -. Nei fatti questa operazione, che è stata oggetto di un confronto approfondito con i rappresentanti della sanità privata, ha come finalità il miglioramento della qualità e la riduzione delle liste d’attesa”.
Saranno monitorate dalla Regione tutte le prestazioni erogate. In particolare, verrà riservata una quota supplementare di premialità alle strutture che forniranno uno standard di qualità elevato, a quelle che contribuiranno alla riduzione della mobilità passiva verso le altre regioni e alle strutture che aumenteranno la mobilità attiva.

L'infermiere di comunità e di famiglia si estende sempre più. Dopo la sperimentazione avviata nel Cuneese, il modello Co.N.S.E.N.So. (Community Nurse Supporting Elderly in a changing Society) sarà adottato anche in altre realtà del Piemonte. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore alla Sanità, ha approvato con una delibera la ratifica delle sperimentazioni parallele al Progetto, riconoscendo la valenza strategica della figura dell'infermiere di famiglia e comunità per potenziare l'offerta di servizi territoriali e domiciliari.

Mentre nei Comuni montani dell'Asl Cn1 le iniziative si sono concretizzate nelle visite a domicilio e nella creazione di ambulatori della salute dedicati in particolare alla popolazione ultrasessantacinquenne e alle persone in condizione di cronicità, nell'Asl unica di Torino si punta sull'home visiting per mamma e bambino, nell'Asl di Novara sull'infermiere dedicato alle famiglie, nell'Asl Vco sull'educazione terapeutica dei malati cronici, nell'Asl TO3 sulla gestione integrata per utenti affetti da Broncopneumopatia cronico ostruttiva e nell'Asl di Asti, come nella Cn1, a iniziative per i pazienti in situazione di fragilità.

In sostanza, il modello viene adattato a seconda delle esigenze e delle necessità del territorio, sempre con un occhio di riguardo a situazioni di fragilità e di sostegno alle fasce più deboli.

L'assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta,  ha presentato un piano per il governo delle liste d'attesa. Si tratta di un documento che intende mettere al centro le esigenze del cittadino con l'obiettivo di dare una risposta efficace al fabbisogno di prestazioni attraverso l'attuazione, in una logica sistemica, di differenti strumenti normativi e organizzativi quali il Dpcm di aggiornamento dei Lea - di prossima pubblicazione in Gazzetta - il Piano Nazionale delle Cronicità, il Cup unico Regionale e la ricetta dematerializzata. L'attuazione del piano prevede quale primo step la condivisione dello stesso con tutti gli attori coinvolti nel Ssr a partire dalle associazioni dei cittadini fino agli erogatori privati. Questi ultimi avranno 20 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni. Ne serviranno di più (120) per la definizione del bacino territoriale di competenza entro il quale saranno erogate le prestazioni sulla base della loro complessità.
Questo significa che per la bassa e media complessità saranno le aree distrettuali a prendersi carico del paziente e, mano a mano che aumenta il livello di complessità, si amplia il bacino entro il quale ottenere le prestazioni fino a giungere ad un livello regionale o sovra-regionale (vedi il caso dell'adroterapia). Altro elemento di novità è rappresentato dall'individuazione del responsabile delle liste d'attesa all'interno delle aziende territoriali. Spetterà ai vari direttori sanitari ricoprire questo delicato compito. Inoltre è prevista la separazione tra i primi accessi e la presa in carico delle cronicità sul modello della regione Toscana (modello open access).

Dovrebbe cadere su Renato Botti la scelta  del nuovo direttore generale dell’assessorato alla sanità da parte della Giunta regionale piemontese che lunedì 28 novembre dovrà deliberare l’incarico in sostituzione di Fulvio Moirano, dal 15 settembre in  servizio in Sardegna. Botti era responsabile dal settembre 2014  della direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute.

La tutela della salute dei lavoratori e l’incolumità pubblica della comunità sono gli obiettivi della convenzione triennale firmata da Eni, Università degli Studi di Torino e Azienda Ospedaliero Universitaria Citta della Salute e della Scienza del capoluogo piemontese.

L’accordo intende promuovere progetti di ricerca per la salute nelle attività e nei luoghi di lavoro, tutelare gli ambienti di vita, monitorare gli indicatori di salute secondo le indicazioni della Medicina del Lavoro e realizzare programmi di formazioni in campo sanitario.

Si tratta di una importante cooperazione tra pubblico e privato incentrata sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, che pone attenzione alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie dovute all’attività lavorativa svolta, prendendo in esame anche le sedi di attività all’estero dell’azienda.

Previsti inoltre dall’accordo l’organizzazione di Master in Medicina del Lavoro incentrati sul settore oli & gas, con posti riservati ad Eni; formazione sulla metodologia di ricerca epidemiologica; revisione e verifica delle procedure e linee guida redatte da Eni in materia di controllo e rischio sanitario nei luoghi di lavoro.

Numerose e significative iniziative a Tortona per la conclusione del 75° anno dalla morte di San Luigi Orione. Tramite la distribuzione del settimanale "Sette Giorni a Tortona" è stato fatto omaggio ai Tortonesi dell'opuscolo "Don Orione. Cronaca dell'addio". Il Movimento Laicale Orionino (Italia Nord) tiene il suo raduno annuale a Tortona il 12 marzo.

La città di Tortona accoglierà venerdì 11 marzo alle ore 17,00 la Delegazione di Zdunska Wola, città polacca, che rappresenta per quel Paese quello che Tortona e Pontecurone sono state per l’Italia, cioè la città che per prima ha visto le opere di Don Orione e della Congregazione da lui fondata. La Delegazione sarà ricevuta ufficialmente alle ore 17,00 presso la Sala Consiliare per siglare il “Patto di amicizia tra Tortona, Pontecurone e Zdunska Wola nel nome di San Luigi Orione”, strumento che sancisce il legame che accomuna queste Città alla figura e all’opera del Santo e getta le basi per una prosecuzione condivisa di progetti in ambito educativo, culturale, sportivo, sociale e turistico.

La giornata di venerdì si conclude all’Oratorio San Francesco di Pontecurone, dove alle ore 21,00 si terrà un momento di ricordo “Dalla morte di un Santo si espande la vita per gli altri”, a cura delle parrocchie di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista e delle Piccole Suore Missionarie della Carità con la partecipazione di Madre Mabel Spagnuolo, superiora generale PSMC.

Le celebrazioni proseguiranno Sabato 12 marzo 2016 alle ore 10,00 presso il Teatro Civico di Tortona, con il Convegno “La carità, ricostituente sociale”, che si articolerà in tre momenti principali. Un primo intervento sul tema “Solo la carità salverà il mondo. L’esperienza e il messaggio di Don Orione” di Don Flavio Peloso, Superiore Generale della Piccola Opera Divina Provvidenza. Seguirà le riflessioni sulla Lettera Apostolica "Intima Ecclesiae Natura" con il tema “Ecclesia caritas est. Il servizio della carità nella missione della Chiesa” di Mons. Vittorio Francesco Viola, Vescovo di Tortona. Chiude il Convegno l’intervento “Il dono, motore dell’innovazione e dello sviluppo” della Dott.ssa Tiziana Ciampolini, esperta in sviluppo organizzativo, management ed economics.

Alle ore 17,00 presso il Santuario della Madonna della Guardia, dove riposano le spoglie mortali del Santo, si terrà la solenne Messa pontificale presieduta da Mons. Vittorio Francesco Viola, Vescovo di Tortona. Infine alle ore 21,00, nel Salone dell’Episcopio, si terrà un momento di memoria storico – artistica in onore della Delegazione Polacca di Zdunska Wola “Perosi e Orione: note e notizie della musica e della carità”, animato dalla Civica Accademia musicale Lorenzo Perosi.

Le celebrazioni si concluderanno Domenica 13 marzo con la visita ai luoghi orionini a Pontecurone e a Tortona, “Sui passi di San Luigi Orione”; l’inizio è alle ore 10,00 presso la Villa Comunale di Pontecurone.

“Sono tutte iniziative per ricordare San Luigi Orione, e la sua storia di bene, scritta a Tortona ed estesa oggi in molte nazioni del mondo", ha commentato Don Flavio Peloso, superiore generale degli Orionini. "La prospettiva unificante degli eventi, a 75 anni dalla morte del Santo tortonese, è quella di indicare la pratica della carità come fattore e dinamismo di civiltà e di progresso, avendo presenti gli attuali elementi di crisi culturale, sociale ed economica. Solo la carità salverà il mondo: è questa la convinzione vissuta e trasmessa da San Luigi Orione per la costruzione di una buona società e di un vero sviluppo umano integrale”.

 

L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Saitta, durante la riunione della Giunta regionale ha assiucrato che i conti in sanità sono a posto. "L'eventuale disavanzo a livello aziendale della sanità piemontese, ed in particolare quello dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, non determina – ha assicurato tra l'altro Saitta - un fabbisogno finanziario nel bilancio della Regione  in quanto è coperto, con le risorse sanitarie disponibili che sono state assegnate agli Enti del Ssr".

Promosso dall'ufficio per la pastorale della salute della diocesi di Torino in connessione con le diocesi del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, prende il via il primo anno del corso di specializzazione in Pastorale della Salute.

Collaborano alla realizzazione dell'iniziativa tre strutture dell'ARIS regionale: il Presidio Sanitario San Camillo di Torino, la Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo di Torino, l'Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Torino.

Il corso si svolge presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale – via XX settembre 83 – Torino da gennaio a maggio 2016. Sono previsti crediti Ecm per tutte le professioni sanitarie.

Info: http://www.diocesi.torino.it

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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