L'assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta,  ha presentato un piano per il governo delle liste d'attesa. Si tratta di un documento che intende mettere al centro le esigenze del cittadino con l'obiettivo di dare una risposta efficace al fabbisogno di prestazioni attraverso l'attuazione, in una logica sistemica, di differenti strumenti normativi e organizzativi quali il Dpcm di aggiornamento dei Lea - di prossima pubblicazione in Gazzetta - il Piano Nazionale delle Cronicità, il Cup unico Regionale e la ricetta dematerializzata. L'attuazione del piano prevede quale primo step la condivisione dello stesso con tutti gli attori coinvolti nel Ssr a partire dalle associazioni dei cittadini fino agli erogatori privati. Questi ultimi avranno 20 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni. Ne serviranno di più (120) per la definizione del bacino territoriale di competenza entro il quale saranno erogate le prestazioni sulla base della loro complessità.
Questo significa che per la bassa e media complessità saranno le aree distrettuali a prendersi carico del paziente e, mano a mano che aumenta il livello di complessità, si amplia il bacino entro il quale ottenere le prestazioni fino a giungere ad un livello regionale o sovra-regionale (vedi il caso dell'adroterapia). Altro elemento di novità è rappresentato dall'individuazione del responsabile delle liste d'attesa all'interno delle aziende territoriali. Spetterà ai vari direttori sanitari ricoprire questo delicato compito. Inoltre è prevista la separazione tra i primi accessi e la presa in carico delle cronicità sul modello della regione Toscana (modello open access).

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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