La commissione Sanità del Consiglio della Regione Toscana ha approvato a maggioranza (tutti i voti a favore con la sola astensione della Lega) un testo che integra e aggiorna la normativa regionale in materia di prevenzione del gioco d'azzardo patologico.

Si è concluso così un iter che ha visto un lungo lavoro di unificazione di due testi di legge distinti presentati sull’argomento. Nello specifico l'atto, fra le altre cose, integra la disposizione che vieta l'apertura di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro e la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito, prevedendo il divieto a una distanza inferiore a 500 metri da scuole, luoghi di culto, centri socio ricreativi e sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario e socio-assistenziale, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati. Vengono inoltre ridefiniti gli obblighi di frequentare corsi di formazione per i gestori di centri di scommesse e di spazi per il gioco con vincita in denaro, e adeguate le sanzioni (da 1000 a 5000 euro) nel caso di inosservanza dell'obbligo.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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