“Pensavo che il senso della nostra nota fosse stato chiaro, ma probabilmente mi sono espresso male: i doveri vanno sempre rispettati”, così Michele Bellomo, direttore generale di Villa Immacolata di San Martino al Cimino (VT) in risposta alle dichiarazioni dei giorni scorsi di Antonella Ambrosini, segretaria della Fp-Cgil, che aveva replicato alla nota diffusa dai vertici della clinica sullo stato di agitazione dei 400 dipendenti per il presunto mancato rispetto del contratto di lavoro, siglato a dicembre 2008.

“Questo il motivo per cui ho precisato che Villa Immacolata ha sempre onorato il ''fine mese'' ai propri lavoratori – continua Bellomo -  perché questo era il nostro dovere, dopo che tutti i lavoratori, insieme a noi, hanno affrontato questi terribili anni di grandi sacrifici a causa del Piano di Rientro”.

“Non si pensi che sia stato facile rispettare le scadenze che avevamo con i nostri collaboratori – prosegue - Purtroppo i fatti avvenuti in molte strutture (anche del Viterbese) confermano chiaramente che la situazione era molto difficile.

Poi però, non si può chiedere di applicare un contratto, che peraltro la CGIL non ha mai firmato, e che non è mai stato ratificato nella Regione Lazio. Mi preme precisare che quanto sto affermando è stato già sentenziato da vari tribunali del Lazio”.

“Per quanto poi attiene alla sterile polemica sugli esuberi – sottolinea il direttore generale -  posso solo confermare che al 1 giugno 2017 il personale in forza alla nostra struttura era di 431 unità di cui 371 dell’Area Sanitaria, a fronte dei 243 previsti dalle vigenti normative.

In proposito, rammento alla dott.ssa Ambrosini che gli organici delle strutture accreditate afferenti alla Azienda Sanitaria di Viterbo sono regolarmente verificati in tempo reale tramite un portale che la struttura è obbligata a compilare, e dove vengono regolarmente aggiornati i nominativi di tutti i dipendenti della struttura. Altro che certificazione, l’Azienda di Viterbo in questo caso va anche oltre”

“In ultimo – conclude Bellomo -  il prossimo 14 giugno, le parti datoriali e le OO.SS. CGIL/CISL/UIL si rincontreranno per riprendere il discorso sul nuovo Contratto Collettivo di Lavoro. Auspico vivamente che si giunga ad una definizione del nuovo Contratto magari, questa volta, anche con la firma della CGIL.’’

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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