A luglio probabilmente il Lazio dirà addio al piano di rientro durato quanto l’Odissea cioè dieci anni pieni. Da quel giorno si dovrà varare un piano di rientro dalla diseguaglianza che in questi anni è cresciuta a dismisura come sottolineano tutti gli studi recenti. In questi anni è stato raggiunto almeno un risultato importante: il Servizio Sanitario Regionale del Lazio è oggi risanato nei conti, anche nella qualità delle cure erogate in particolare quelle cardiache è migliorata. Ma tutto ciò vale per chi riesce ad entrare nel sistema, perché in questi anni è diventato emergenza il problema dell’inaccessibilità: un castello con solide fondamenta ma con pochi ponti levatoi. Cosi è sempre più alto il numero di chi rimane fuori dalle mura, pagando di tasca propria o, peggio, rinunciando. Il perimetro presidiato e garantito dal pubblico arretra in silenzio da anni, mentre nella terra di mezzo che si è creata, sempre più vasta, cresce il fai da te, che già oggi “fattura” oltre 36 miliardi di euro, un terzo della spesa pubblica annuale per la sanità.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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