Come spesso accade alla conclusione di un qualsiasi scandalo italiano nessuno finisce per pagare, se non il mitico “pantalone”; sta di fatto che la malagestione della sanità Pugliese fra il 2005 e il 2009, fatta di presunte nomine pilotate e gare d'appalto truccate, rischia di non essere accertata sino in fondo. A quasi un decennio dai fatti, il tribunale di Bari ha calcolato che 23 delle 25 imputazioni contestate a 18 imputati, tra i quali l'ex senatore pd ed ex assessore regionale Alberto Tedesco, sono ormai prescritte. Resterebbero in piedi la presunta associazione per delinquere e un episodio di concussione risalente al gennaio 2009, reati contestati a dieci imputati. Eppure si tratta di "una rete - secondo la Procura di Bari - in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo a imprenditori collegati da interessi familiari ed economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso Tedesco in occasione delle competizioni elettorali".
Cerca nel sito
Puglia: tutti colpevoli, nessuno colpevole
- Ufficio Comunicazione