La sanità nella provincia di Regio Calabria è ormai ben oltre l’orlo del precipizio: gli ospedali di Locri, Polistena, Melito P.S., svuotati di personale e senza prospettive immediate, non riescono più a garantire i livelli minimi di assistenza (LEA). “Chi amministra oggi l’Ente – si legge in un appello lanciatop ai sindsaci della Provincia - lo fa senza considerare gli inviti al dialogo, alla correttezza amministrativa, al rispetto dei dipendenti e degli utenti, ignorando anche tutte le nostre denunce e le nostre proposte collaborative”. L’appello è stato rivolto al sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, al sindaco di Polistena, Michele Tripodi, al sindaco di Melito P.S., Giuseppe Meduri, per invitarli i a seguire la strada intrapresa dal loro collega sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo che, ad Agosto 2017, aggredendo il problema dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, ha prima inviato la Polizia Municipale per verificare l’effettiva situazione di emergenza dell’Ospedale cittadino, emettendo poi una ordinanza, in base alle sue prerogative di Legge in materia di Sanità Pubblica, notificata a mezzo Polizia Municipale al Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, Giuseppe Panella, e alla Prefettura, “ordinando” di provvedere immediatamente alla risoluzione delle problematiche riscontrate. Stando ai richiedenti gli esiti di questa “procedura” avviata da Abramo hanno assicurato risposte immediate, efficienti ed efficaci. “Dunque, se realmente i sindaci sono interessati alla salute dei loro concittadini – si legge ancora nell’appello - devono esercitare le prerogative di legge abbandonando ogni remora nei confronti di chi, amministrando l’Azienda Sanitaria, ha dimostrato di essere sordo e cieco e privo di qualsiasi capacità di programmazione”.