Il sistema Pronto Soccorso, così come è concepito oggi in Sicilia, e come forse si ha interesse che venga percepito, è soprattutto un ammortizzatore sociale, un luogo dove far confluire la domanda di salute insoddisfatta, dove vicariare le inefficienze di un sistema territoriale non in grado di fare filtro. La denuncia è contenuta in una nota diffusa dall'ANAOO e dalla CIMOP al termine di un lungo studio sui flussi informativi giunti al Ministero della salute. Sul banco degli imputati il Territorio incapace di filtrare a monte e drenare a valle, i medici di medicina generale, l’influenza, l’iperafflusso dei mesi invernali e dei fine settimana, quando non più semplicisticamente medici e responsabili delle strutture di Pronto Soccorso. In realtà si continua ad annaspare nelle ipotesi, oltre che nel ridicolo, quando ciclicamente, nello stesso periodo dell’anno, in tutti i pronto soccorso italiani, si torna a parlare di aree di emergenza stracolme, simili a gironi danteschi; dovrebbe essere chiaro che ci si trova di fronte ad un problema di sistema che necessita di soluzioni politiche, strategiche e programmatiche e non certo rimedi estemporanei.

Documentazione

Questionario sulla prevenzione del rischio clinico nelle strutture associate all'Aris.

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