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Al Giubileo si pregherà la “Madonna dei debitori” per poveri, tartassati e bisognosi  

Durante il prossimo Giubileo le persone oppresse da debiti, i poveri, i tartassati e le vittime di usura potranno pregare e chiedere aiuto rivolgendosi ad una antica immagine mariana tutta per loro. E’ la “Madonna dei debitori”, una icona del 1600 ritrovata nelle grotte di Bassano Romano, storicamente venerata da viandanti e pellegrini in difficoltà spirituali e socio-economiche. Custodita dai volontari dell’Associazione “Madonna dei Debitori” presieduta da Gilberto Di Benedetto, l’icona si potrà venerare, a partire dall’apertura dell’Anno Santo la notte del 24 Dicembre da parte di papa Francesco, nella suggestiva chiesa di Maria Santissima dell’Annunziata, a Borgo Pio, presso il Vaticano.

E’ un dipinto dai forti tratti tardo-bizantini con la Vergine che ha tra le braccia il Bambino benedicente. Alla base del dipinto una scritta in latino dal forte sapore simbolico, “In gremio Matris sedet sapientia Patris” (“La sapienza del Padre siede nel grembo della Madre”). Tra gli appuntamenti pubblici e privati in programma per i 12 mesi giubilari, ce ne sarà uno particolarmente dedicato alla piaga dei debiti. “Come dire, quella pericolosa subdola condanna che può gravare su singole persone, aree lavorative, intere popolazioni, specialmente del cosiddetto Terzo Mondo, fino a mettere persino in pericolo la vita di milioni di persone, alle quali occorre iniziare a pensare seriamente con iniziative ad hoc, concrete, accanto alle preghiere giubilari”. A preannunciarlo, per la prima volta, è Gilberto Di Benedetto, presidente dell’Associazione “Madonna dei Debitori”, promotore delle attività socio-devozionali ispirate all’antica icona di Bassano Romano, sotto la guida spirituale dei quei vescovi, cardinali e monsignori sensibili all’iniziativa dentro e fuori le mura vaticane.

Durante l’Anno Santo saranno organizzati anche convegni sulla riduzione del debito estero che grava sui Paesi piu’ poveri del mondo, a partire dalle aree africane, e iniziative di beneficienza “con l’ambizione di andare al di là delle scadenze giubilari” per aiutare anche i bisognosi di casa nostra. Parola di don Sergio Mercanzin, fondatore del Centro Russia Ecumenica di Roma, tra i sacerdoti più vicini alla “Madonna dei Debitori”, insieme a tanti alti prelati, tra i quali i cardinali Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, Konrad Krajewski, Elemosiniere Pontificio, Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, monsignor Jean Marie Gervais, Coadiutore del Capitolo Vaticano e presidente dell’Associazione di promozione sociale “Tota Pulchra”. Accanto alle preghiere, saranno infatti organizzati incontri di studi per programmare interventi ad hoc con studiosi, politici ed esperti, per varare iniziative umanitarie, raccolte fondi per i poveri tra i più poveri, attivazioni di mense aperte a bisognosi, aiuti economici per le persone più in crisi, “con progetti duraturi nel tempo e, naturalmente, il tutto sotto la benedizione della Madonna dei Debitori”, puntualizza don Mercanzin.




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