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Assistenza sanitaria anche ai senza fissa dimora

Il provvedimento andrà in Aula il 10 giugno

Finalmente sta per vedere la luce un provvedimento di civiltà: è infatti in rampa di lancio un programma sperimentale per assicurare, a partire dalle Città metropolitane, il diritto all'assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora. Sarà finanziato da un fondo, con una dotazione di un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, da istituirsi nello stato di previsione del ministero della Salute. Ad istituirlo, un emendamento approvato il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera alla proposta di Legge C.433 Furfaro, 'Disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora'. Il testo emendato è stato licenziato ieri dalla Commissione e approderà in Aula il 10 giugno. Dunque finalmente anche i senza fissa dimora potranno iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliersi un medico di medicina generale, avere accesso alle prestazioni assicurate dai Lea: tutti diritti che erano loro sinora negati, in quanto collegati alla residenza anagrafica.

 Si tratta indubbiamente di un provvedimento che assicura uguaglianza ed equità nell'accesso alle cure anche a persone che, non avendo una casa, e quindi una residenza, non avevano sinora diritto all'assistenza. Il nodo era nelle risorse, che sono state finalmente trovate grazie a un accordo tra il Governo e il Parlamento.   


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