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Campus Bio-Medico – Più attenzione per salute e ambiente con il Social Green Masterplan

E' sempre più viva e stimolante l'attenzione del Campus Bio-Medico di Roma per il binomio salute e ambiente. Ne è prova la calorosa accoglienza del programma Social Green Masterplan, presentato il 24 aprile in Campidoglio, alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Un progetto di sviluppo – è stato spiegato - in ottica One Health a servizio della comunità e della scienza. Una precisa scelta di campo – si legge in una nota – con cui il Campus Bio-Medico è intende proseguire il percorso di rigenerazione urbana e trasformazione sociale, economica e ambientale dell'intera periferie di Trigoria, “al fine di soddisfare la crescente domanda di offerta formativa e di servizi di cura e assistenza rivolti al territorio”. Il programma Social Green Masterplan si inquadra all'interno di una visione ancor più ampia di sviluppo dell'ateneo denominato 'Più Campus 2045', che porterà gradualmente – è stato anticipato - al consolidamento dei servizi sanitari e formativi grazie anche a nuove strutture dedicate alla didattica, alla ricerca, all'assistenza medica e alla cultura.

L'area interessata al progetto è una superficie di circa 90 ettari, destinato a diventare un grande parco universitario multifunzionale nella Riserva naturale di Decima Malafede. Inoltre, con il programma Social Green Masterplan si prevede la predisposizione di un sistema di 'parchi tematici multifunzionali', volti a valorizzare gli spazi verdi e la biodiversità della Riserva naturale di Decima Malafede interni all'area, in sinergia con le nuove strutture universitarie e sanitarie previste all'interno del Piano attuativo urbanistico. Il cuore dell'intervento sarà caratterizzato dalla presenza pervasiva del verde che si sviluppa lungo due vettori principali, uno Nord-Sud e uno diagonale.

La visione per lo sviluppo del Campus Bio-Medico è quella di consolidare una moderna 'città parco' aperta e interconnessa, dedicata a cura e formazione, che affonda le sue radici nella natura e trae ispirazione dal contesto paesaggistico circostante: l'area costituisce pertanto un ponte di collegamento tra il tessuto urbano di Trigoria e la Riserva naturale di Decima Malafede.

Secondo il sindaco Gualtieri il Campus Bio-Medico "rafforza ulteriormente un'offerta universitaria e sociosanitaria che è già un punto di riferimento per Roma. E, insieme, si candida a diventare un grande polo verde a servizio del quartiere, grazie a un piano di rigenerazione urbana particolarmente innovativo, che valorizza un'area bellissima, crea spazi di socialità e migliora la fruibilità della Riserva naturale regionale di Decima Malafede". Come amministrazione, ha aggiunto Gualtieri, "accompagniamo con grande interesse questo piano, coerente con l'idea di sviluppo sostenibile e di apertura al territorio che stiamo promuovendo in tutti i quartieri e con un'idea di sviluppo di Roma, sempre più città della scienza e dell'innovazione".

Carlo Tosti, presidente Università e Fondazione Policlinico Campus Bio-Medico, ha sottolineato la positività della collaborazione con il "Comune che ha sostenuto e continua a sostenere la visione del nostro Social Green Masterplan in ottica One Health, con l'obiettivo di formare più studenti, ricercatori da tutto il mondo, in un Campus universitario innovativo e sostenibile, con facilities di Campus life.

Il Campus Bio-Medico compie 30 anni. E' nato piccolo, si spiega in un nota, in seguioto si è sviluppato con gradualità secondo le esigenze e i bisogni della società, svolgendo le attività di formazione universitaria, attraverso tre Facoltà dipartimentali di Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo sostenibile e One Health. Attualmente sono circa 3mila gli studenti iscritti ai 14 corsi di laurea attivi; l'assistenza, attraverso il Policlinico universitario, presenta numeri come 31mila accessi al Pronto soccorso, 28mila ricoveri 1,4 milioni di prestazioni ambulatoriali. La ricerca scientifica, orientata alla bio-medicina, bio-ingegneria, robotica ed aree correlate alle scienze per la vita opera con 53 unità, oltre 20 laboratori e 400 ricercatori. “Adesso guardiamo al futuro, ai prossimi 30 anni", la conclusione di medici, docenti e studenti del Campus.

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