L’Associazione Casa Famiglia Rosetta di Caltanissetta partecipa alla Settimana sociale dei Cattolici in Italia in programma da mercoledì 3 a domenica 8 luglio a Trieste. E’ l’appuntamento che la Conferenza Episcopale Italiana propone ogni due anni come occasione di confronto tra le realtà cattoliche sui piu’ importati temi sociali, dalla famiglia al lavoro, bene comune, salute, temi ambientali. La partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla sessione di apertura e di papa Francesco alla giornata conclusiva – si legge in un comunicato – “sono un segno dell’importanza dell’evento nella vita del Paese”. Il tema di quest’anno è «Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro». Sarà affrontato e discusso sia in sessioni plenarie e lavori di gruppo, che in vari luoghi della città di Trieste denominati le “piazze delle buone pratiche”, dove saranno presenti associazioni e gruppi impegnati nella cura e nell’assistenza socio-sanitaria.
Casa Rosetta parteciperà sia nelle sessioni d’aula sia nelle piazze dove illustrerà - accanto ai servizi svolti in convenzione da quasi quarant’anni per la riabilitazione neuropsicomotoria e per il trattamento delle dipendenze patologiche -, le attività e i servizi promossi con le proprie risorse. Vale a dire, centri per la prevenzione del disagio giovanile, centri di ascolto e di aggregazione creati a Caltanissetta e in altre città sorti sulla base dei suggerimenti dati dagli stessi giovani; e attività di prevenzione contro le dipendenze patologiche (da sostanza, alcol, uso compulsivo dei social, e altro), attività di rete con le famiglie e con le scuole.
Delegati di Casa Rosetta in uno stand dell’Associazione saranno presenti – anticipano i responsabili della Associazione - sia attraverso i “giochi di partecipazione” sia attraverso i “Dialoghi delle buone pratiche” insieme ad associazioni affini di altre città. Casa Rosetta proporrà, inoltre, quattro incontri al giorno per consentire una partecipazione attiva e aperta a tutti.
“Con il nostro metodo di ascolto e di attenzione alle ragioni degli altri, operando insieme e non da soli, vogliamo contribuire – spiega in una nota Il presidente dell’Associazione, Giorgio De Cristoforo - alla costruzione di pratiche valoriali e consapevoli per una cittadinanza attiva sempre piu’ vicina alla gente, al superamento della tendenza crescente all’individualismo e all’egoismo, alla speranza che un futuro migliore sia possibile anche qui; e che la parola prossimo abbia ancora un significato. Lo facciamo preoccupati di ciò che potranno diventare queste nostre comunità cittadine, queste generazioni di giovanissimi e di giovani; preoccupati affinché possano crescere come risorse, e che non diventino nuovi problemi sociali, in aggiunta ai tanti ed enormi che già abbiamo. Lo facciamo per visione associativa, per scelta individuale di fede, per impegno di cittadini attivi e consapevoli di dover fare tutto il possibile per la comunità nella quale viviamo”.