Il Dipartimento di Stato americano rinnova la stima e il rapporto di collaborazione con Casa Rosetta, nei progetti di prevenzione delle dipendenze patologiche portati avanti dall’associazione nissena. Lo ha fatto pubblicamente tramite Brian Morales, capo della Sezione antidroga dell'Ufficio per le politiche globali del Dipartimento a Washington, estimatore dell’associazione Casa Rosetta da 20 anni, intervenendo al Teatro Margherita per la presentazione del progetto «La persona al centro» che prevede interventi di prevenzione delle dipendenze patologiche e di formazione: l’Associazione li realizzerà nell’arco di due anni nelle province di Caltanissetta, Agrigento ed Enna. Sarà un per corso formativo a cascata d’intesa con gli enti locali e i loro servizi sociali, le Asp e le loro strutture di prevenzione, le scuole d’intesa con gli Uffici scola stici provinciali.

Brian Morales, presentato alla platea del Margherita dal presidente di Casa Rosetta Giorgio De Cristoforo, ha ricordato tra l’paltro come «già il mio predecessore Tom Brown e padre Vincenzo Sorce avevano costruito percorsi di trattamento in Africa, a Tanga in Tanzania. Inoltre grazie a Casa Rosetta abbiamo anche portato molte donne afgane qui grazie a un programma di protezione. Siamo veramente contenti anche che Casa Rosetta sia leader a livello nazionale di Issup. Lo spirito di Issup è di unire le competenze globali nella prevenzione». Casa Rosetta, peraltro, ha svolto anche importanti attività di formazione per la prevenzione in molti Paesi di Europa oltre che in Africa e da quattro anni è riferimento nazionale per l’Italia di Issup, la Società internazionale nata per iniziativa dell’Agenzia dell’Onu contro la droga e il crimine, che opera nel contrasto all’uso di droga sulla base delle evidenze scientifiche, con l’adesione di professionisti di 160 Paesi.