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Domenica 25 maggio - Giornata nazionale del Sollievo

Dedicata a cure palliative, umanizzazione, terapia del dolore e formazione

Cure palliative, umanizzazione, terapia del dolore, percorsi formativi per medici e volontari. Sono le tematiche che verranno riproposte nel corso della ventiquattresima edizione della Giornata Nazionale del Sollievo, che si celebrerà domenica 25 maggio in tutta Italia . L’evento, come negli anni precedenti, si svolgerà sotto l’egida della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e della Fondazione Nazionale "Gigi Ghirotti".

L’obiettivo primario della celebrazione è l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica “su ciò che è concretamente possibile fare – si legge in una nota diffusa da Giuseppe Guerrera, Segretario della Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus - per portare sollievo a chi è nella prova del dolore”, ma soprattutto si vuole risvegliare “l’attenzione delle Istituzioni sull’importanza dell’umanizzazione delle cure in medicina e del monitoraggio sullo stato di attuazione della Legge 38/2010, la quale garantisce l’accesso del malato alle cure palliative e alla terapia del dolore”.

Una legge che a quindici dalla sua entrata in vigore nonostante sia stata comunque recepita e applicata, non è ancora totalmente attuata. Anzi “procede a rilento e in maniera assai disomogenea sul territorio nazionale, creando differenze sensibili, tra zona e zona, diseguaglianze tra cittadini di regioni diverse”, come sottolinea Guerrera. E i dati regionali che l’Agenas ha analizzato, in ottemperanza alla Legge di Bilancio 2023, sembrerebbero confermarlo. Del resto lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente sollecitato "una spinta vigorosa per fare avanzare le cure palliative”, richiamando l'attenzione delle Istituzioni preposte su di un'attività assistenziale, quella delle cure palliative, riconosciuta di estremo valore per garantire qualità della vita ai malati e risposte ai bisogni dei pazienti inguaribili nei momenti più difficili”.

Non a caso da anni, come ARIS e nonostante le mille difficoltà che si frappongono, stiamo cercando di implementare nel Paese la presenza di Istituti interamente dedicati ad alleviare, con le cure palliative, le sofferenze di chi vede giungere il termine della sua avventura terrena, gli Hospice laddove possibile, o interi reparti in strutture ospedaliere.

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