Per gli esperti occorre una nuova campagna di vaccinazione
Dall'inizio dell'anno a causa del Covid-19 in Italia 2mila persone hanno perso la vita e l'aumento di casi e ricoveri registrato nelle ultime settimane rappresenta un campanello d'allarme da non sottovalutare. La situazione, comunque, non sembra suscitare eccessivi allarmi, specialmente da parte di istituzioni sanitarie, analisti ed esperti, che pur in uno stato di indubbia confusione invitano le istituzioni a promuovere una intensa campagna vaccinale in autunno per arrivare a immunizzare tutti i soggetti fragili maggiormente a rischio. Ma attualmente, l'Italia appare "impreparata", rileva l'infettivologo Massimo Andreoni intervistato dall’Ansa, che considera non lungimirante il fatto che il governo abbia deciso di acquistare uno solo dei tre vaccini aggiornati attualmente disponibili in Europa.
L'Italia, secondo Andreoni, "dovrebbe fare in modo di disporre di tutti i vaccini aggiornati al momento disponibili, per rispondere meglio alle diverse esigenze e non dipendere da un unico vaccino. Ad oggi, invece, ne ha acquistato soltanto un tipo". I vaccini attualmente disponibili a livello internazionale, spiega, "sono già aggiornati contro la nuova variante JN1 dominante. L'Italia ha acquistato il vaccino Pfizer, che è un vaccino aggiornato di tipo”. Quanto alla situazione attuale, "aumentando molto i casi di Covid, inevitabilmente – nota l’infettivologo - ci saranno sempre più soggetti fragili colpiti e quindi anche ospedalizzazioni e decessi. Questi ultimi hanno già raggiunto i 2mila dall'inizio dell'anno". Il problema, avverte l'esperto, è che abbiamo la maggioranza dei cittadini vaccinato ormai da troppo tempo e dunque con una immunità inefficace rispetto al virus che sta circolando: "Certamente al momento ci troviamo impreparati. l'Italia è uno dei Paesi che ha meno vaccinati in assoluto e solo il 12% dei soggetti fragili è stato immunizzato negli ultimi mesi”, ricorda Andreoni, secondo il quale “abbiamo bisogno di una campagna vaccinale forte" per tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e mettere in guardia i cittadini.
Anche per Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana d'Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, nonché membro del Covid Transition Initiative (Cti), "il caldo nell'aumento dei ricoveri fa la sua importante parte. E' però necessario far capire che nell'autunno i fragili devono vaccinarsi per evitare le migliaia di morti che abbiamo avuto l'anno scorso". La Cti - gruppo indipendente e paneuropeo, composto da esperti, sostenitori dei pazienti e responsabili politici, istituita e finanziata da Novavax all'inizio del 2024 - ha inoltre recentemente pubblicato un documento in cui si invitano i governi e le istituzioni dell'Ue a "intraprendere tutte le azioni necessarie per ottenere una copertura vaccinale ottimale al fine di raggiungere l'obiettivo di un'adesione del 75% tra i gruppi a rischio, come è previsto per la vaccinazione antinfluenzale". Sulla stessa linea l'epidemiologo Cesare Cislaghi, che si dice preoccupato per il costante aumento dei contagi da Covid, dei ricoverati e dei decessi, con l’aggravante che "non sappiamo quanto durerà questa crescita". Per questo motivo, sarebbe a suo parere opportuno che venissero consigliate maggiori precauzioni, e innanzitutto un isolamento, volontario se non si vuole obbligatorio, dei contagiati. Ma, commenta, "sembra che l'atteggiamento della politica oggi sia quello di minimizzare il problema. Speriamo che questo non risulti un azzardo". L'ultimo monitoraggio del ministero della Salute-Iss, dal 18 al 24 luglio, indica che in quella settimana i contagi notificati sono passati da 8.942 a 13.672 (+52,9%), mentre il totale dei ricoverati il 24 luglio è 1.555 rispetto ai 1.226 del 17 luglio, con un incremento del +26,8%.