Effetto Covid 19, inversione di tendenza, o immigrati? Il dubbio assale i ricercatori di Eurostat dinnanzi ai risultati di una indagine sulla popolazione europea: dopo anni di regressione per natalità sotto zero al 1° gennaio 2025, la popolazione europea stimata risulta pari a 450,4 milioni di abitanti, 1.070.702 in più rispetto all'anno precedente. E il bello è che questo è il quarto anno consecutivo di crescita, dal finire dell’emergenza Covid ad oggi.
La crescita demografica osservata può essere attribuita in gran parte alla ripresa dei movimenti migratori post-Covid19. E addirittura dal 2012, il saldo naturale negativo (più decessi che nascite) della popolazione dell'Ue è stato superato dal saldo migratorio netto positivo.
Considerando un arco temporale più ampio, la popolazione dell'Ue è cresciuta da 354,5 milioni nel 1960 a 450,4 milioni il 1° gennaio 2025, con un aumento di 95,9 milioni di persone. Il tasso di crescita demografica ha gradualmente rallentato negli ultimi decenni: la popolazione dell'UE è aumentata, in media, di circa 0,9 milioni di persone all'anno nel periodo 2005-2024, rispetto a un aumento medio di circa 3 milioni di persone all'anno negli anni '60. Attualmente tra i 19 paesi dell'UE che hanno registrato i tassi di crescita demografica più elevati, risultano: Malta (+19,0 per 1.000 abitanti) guida la classifica, seguita da Irlanda (+16,3) e Lussemburgo (+14,7). L’Italia è discesa di diversi gradini in questa speciale classifica. Ma non è una sorpresa.