Sono iniziati ufficialmente i lavori di ampliamento e ammodernamento dell’Ospedale evangelico Betania di Ponticelli, nel cuore di Napoli Est. Un intervento strutturale e strategico che punta a trasformare lo storico presidio sanitario del capoluogo campano in un punto di riferimento avanzato per la sanità del Mezzogiorno. L’intervento – spiegano i vertici della Fondazione Evangelica Betania - rappresenta “una risposta concreta ai bisogni di salute di Napoli e dell’intero Sud Italia”. E prevede l’ampliamento dell’area chirurgica, l’installazione di una nuova risonanza magnetica e l’ammodernamento del dipartimento materno-infantile, con la realizzazione di nuove sale operatorie.
L’intervento consentirà di ampliare la struttura ospedaliera di circa 430 metri quadrati, sfruttando le aree dell’accettazione e della terapia intensiva cardiologica. Gli uffici amministrativi verranno trasferiti nell’ex centro Anthos, adiacente all’ospedale, liberando il quarto piano per finalità sanitarie. Punto di forza del piano è il rafforzamento dell’area chirurgica: saranno infatti costruite due nuove sale operatorie, di cui una ibrida ad alta tecnologia, oltre a una sala dedicata alla ginecologia. Particolare attenzione sarà data alla sicurezza dei parti e delle urgenze ostetriche, grazie all’aggiunta di due nuove sale nel dipartimento materno-infantile: una per interventi programmati e una interna per emergenze. Tra le novità più rilevanti, l’introduzione della risonanza magnetica, uno strumento fondamentale per supportare la crescente richiesta di interventi di chirurgia oncologica ad alta complessità. Il nuovo macchinario permetterà diagnosi più rapide e percorsi terapeutici più efficienti per i pazienti oncologici.
«Ampliamo non solo gli spazi, ma anche le possibilità di cura per il nostro territorio», ha dichiarato Domenico Vincenzi, Presidente della Fondazione Evangelica Betania. Per Vincenzo Bottino, Direttore generale dell’ospedale, «investiamo in chirurgia, diagnostica ed emergenza per rispondere meglio ai bisogni dei cittadini, con una sanità moderna e umana».