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Il caldo eccessivo minaccia per 2,4 miliardi lavoratori nel mondo

Allarme Oms e dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro

Le temperature di 40, se non addirittura 50 gradi, registrate negli ultimi mesi, costituiscono un pericolo per la salute non solo per la popolazione generale (circa la metà della popolazione mondiale subisce le conseguenze negative delle alte temperature), ma anche per i lavoratori esposti, nell'esercizio della propria professione, al caldo eccessivo, sia all'aperto che al chiuso. E ad essere minacciati, secondo i dati dell’Oms e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, sono circa 2,4 miliardi di lavoratori nel mondo. Le minacce piu’ gravi – secondo il report – sono colpi di calore, disidratazione, disfunzioni renali e disturbi neurologici sono le principali minacce per la salute dei lavoratori, che inoltre vedono diminuire la loro produttività del 2-3% per ogni grado superiore ai 20. Un problema che, comunque, è causa anche di 22,85 milioni infortuni sul lavoro all'anno. Cifre ormai non piu’ trascurabili, dopo che – avvertono ricercatori - il 2024 è passato alla storia come l'anno più caldo mai registrato, e il 2025 finora si sta rivelando con ondate di calore superiori alla media stagionale. Questi dati, spiegano all’Oms, "sono una chiara indicazione che è necessaria un'azione immediata per affrontare il peggioramento dell'impatto dello stress da calore sui lavoratori di tutto il mondo".

"Lo stress da calore sta già danneggiando la salute e i mezzi di sussistenza di miliardi di lavoratori, soprattutto nelle comunità più vulnerabili", l’analisi di Jeremy Farrar, vicedirettore generale dell'Oms per la promozione della salute, la prevenzione e la cura delle malattie. Tra le azioni consigliate in una guida redatta ad hoc dalle due organizzazioni, piani e avvisi su misura che tengano conto dei modelli meteo; un'attenzione speciale alle popolazioni vulnerabili; l'educazione dei primi soccorritori contro i sintomi dello stress da calore. Suggerite inoltre soluzioni pratiche convenienti e sostenibili dal punto di vista ambientale, e ulteriori ricerche e valutazioni per rafforzare l'efficacia delle misure di salute dal calore sul lavoro. "Insieme all'Oms e all'Omm – secondo Joaquim Pintado Nunes, direttore dell'Ilo per la sicurezza e la salute sul lavoro e l'ambiente di lavoro - chiediamo un'azione urgente e coordinata per salvaguardare la salute, la sicurezza e la dignità degli oltre 2,4 miliardi di lavoratori esposti al caldo eccessivo in tutto il mondo". "Lo stress da calore professionale – conclude il vice segretario generale dell'Omm Ko Barrett - è diventato una sfida sociale globale, che non è più confinata ai paesi situati vicino all'equatore, come evidenziato dalla recente ondata di caldo in Europa. La protezione dei lavoratori dal caldo estremo non è solo una questione di salute imperativa, ma una necessità economica".

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