Non conosceva neppure il nome della giovane donna che si era accasciata senza sensi davanti ai suoi occhi: Giovanna Zerbino, 55 anni, infermiera esperta con quasi trent’anni di servizio in Auxologico, si è precipitata in suo soccorso e le ha salvato la vita. Tutto è accaduto qualche mattina fa a Milano sulla Linea del bus 90. Giovanna era salita quasi al volo sul mezzo che l’avrebbe portata al suo lavoro. Improvvisamente davanti ai suoi occhi, una giovane si è accascia a terra, perde conoscenza e riporta un trauma cranico non emorragico. Giovanna le corre accanto. Capisce che non c’è un istante da perdere: valuta le vie aeree, verifica l’assenza del polso e inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Come si fa l’ha imparato negli anni di corsi ALSD, simulazioni e lavoro in Area Critica nell’IRCCS Auxologico dove lavora. Quando sul posto arrivano i sanitari del 118 chiamati dall’autista, la ragazza è cosciente, vigile, con i parametri vitali ripristinati. Viene trasportata in codice giallo all’ospedale San Carlo, per accertamenti e ulteriori cure. Non è più in pericolo di vita. L’episodio racconta molto più di una storia a lieto fine: testimonia il valore della formazione continua, dell’esperienza quotidiana nei reparti e dell’etica del lavoro sanitario. In Auxologico, ogni professionista sanitario è accompagnato lungo un percorso di crescita clinica e umana, che si riflette anche nella capacità di agire prontamente in contesti non convenzionali, come un autobus affollato, salvando vite grazie a competenze che non si fermano alla porta dell’ospedale.