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Inps – In Italia circa 60 milioni di abitanti, denatalità in crescita e over 65 al 24%

Brutte notizie dal rendiconto Sociale del 2023

Popolazione in calo e denatalità in crescita. “Fotografia” non proprio esaltante sullo stato numerico della popolazione italiana al 31 dicembre 2023. La presenta l’Inps nel Rendiconto Sociale del 2023, dal quale si certifica che nel nostro Paese lo scorso anno sono stati censiti circa 60 milioni di abitanti – esattamente 58.989.749 -, classificandosi al terzo posto nell'Unione Europea per popolazione. Dal Rendiconto si registra, quindi, un andamento demografico fortemente negativo, con un calo di 321 mila persone rispetto al 2022, che solo in parte viene compensato dal dato positivo del saldo migratorio, che si ferma però a 165 mila persone.

La popolazione – secondo il Rendiconto Inps - si concentra principalmente nel Nord Italia, dove risiede circa il 47% degli abitanti, a fronte del 20% nel Centro, di circa il 23% nel Sud e del 10% nelle Isole. La popolazione di sesso femminile è leggermente superiore a quella di sesso maschile, rispettivamente pari al 51,1% e al 48,9% degli abitanti. Il 12%  ha un'età compresa tra 0 e 14 anni, il 63% rientra nella fascia d'età tra i 15 e i 64 anni, mentre gli ultra 65enni rappresentano circa il 24% del totale. Risulta evidente – spiegano all’Inps - un costante invecchiamento della popolazione italiana, legato alla diminuzione delle nascite e al contemporaneo aumento della speranza di vita, grazie ad una migliore condizione di salute della popolazione, dovuta a cure piu’ appropriate, alimentazione, attività fisica. Nello specifico, rispetto agli anni Sessanta le natalità è calata di quasi un terzo, cioè dalle 923.000 nascite nel 1960 alle 392.598 nel 2022.

Al contrario, nello stesso arco temporale, sono aumentati i decessi, da 481.000 a 713.499. Con riferimento all'indice di longevità, si evidenzia un'aspettativa di vita alla nascita costantemente in crescita per l'arco temporale preso in esame, sia per le donne che gli uomini. Difatti, nel 2023 la speranza di vita alla nascita corrisponde a 85,2 per le donne e 81,1 per gli uomini, in crescita rispetto ai dati del 2012, rispettivamente 84,5 e 79,7. Un analogo aumento si riscontra anche con riferimento alla speranza di vita a 65 e a 85 anni. A livello regionale, sebbene non vi siano significative differenze tra le Regioni, l'indice di longevità più elevato si rileva nel Trentino-Alto Adige e il più basso in Campania, sia per le donne che per gli uomini.

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