Nei primi mesi del 2025 in crescita rispetto al 2024
Se non è un “bollettino” di guerra, poco ci manca. Sono le aggressioni al personale sanitario che – secondo i dati pubblicati dal giornale on line quotidianosanita.it – nel corso dei primi mesi del 2025 sarebbero aumentate di oltre un terzo rispetto allo stesso periodo del 2024. Ma non è una novità, perché l’ondata di minacce e violenze contro medici ed infermieri era già in crescita a partire dall’anno scorso. Nel 2024, le strutture sanitarie italiane hanno registrato, infatti, oltre 22.000 episodi di violenza, coinvolgendo circa 18.000 operatori. In media, ogni azienda sanitaria ha subito 116 episodi in un solo anno, con un aumento del 5,5% rispetto all'anno precedente. Il sindacato Nursing Up ha denunciato che nel 2024 si sono verificati oltre 260.000 episodi di aggressione solo nei confronti degli infermieri. Le cause di tanta violenza sono molteplici e, secondo l’analisi del Quotidiano Sanità, sarebbero il frutto avvelenato di carenza di personale, di tempi di attesa prolungati e di crescente pressione sui servizi sanitari. Per contrastare questo fenomeno, diverse Regioni stanno cercando di attrezzarsi per porvi rimedio. Ad esempio, la Lombardia ha introdotto dispositivi tecnologici come bodycam, smartwatch anti-aggressione e pulsanti d'allarme per il personale sanitario, al fine di migliorare la sicurezza nei pronto soccorso e nei servizi d'emergenza. Eppure, lo scorso anno nella stessa Lombardia sono state registrate 5.690 aggressioni, con un incremento del 17,7% rispetto all'anno precedente.
A livello nazionale, da qualche tempo è stato avviato il progetto europeo Brave-Wow, che coinvolge, oltre all’Italia, il Portogallo, la Spagna e la Slovenia, con l'obiettivo – informa una nota - di comprendere le cause della violenza negli ospedali e promuovere interventi a breve e lungo termine per contrastarla. Il progetto prevede la partecipazione di 10 ospedali italiani e l'implementazione di strategie, protocolli e strumenti di lavoro trasferibili anche in altri contesti socio-sanitari.