Grande festa a Roma per i primi 60 anni della Fondazione Lega del Filo d’Oro con ospiti e testimonial d’eccezione Renzo Arbore e Neri Marcorè. L’evento celebrativo, svolto presso il Teatro Abàrico, è stato l'occasione per presentare in anteprima la nuova campagna dal titolo "60 anni non si festeggiano, si fanno. Insieme”, firmata dall’agenzia Arkage. In questi sessant'anni di attività al fianco di chi non vede e non sente, la Lega del Filo d'Oro – si legge in una nota della Fondazione – “ha investito tutte le sue risorse professionali ed umane a livello territoriale con l'obiettivo di fornire risposte concrete ai bisogni di utenti e famiglie”. Una scelta di campo che fino ad oggi consente alla Lega di essere presente in 11 regioni italiane con i suoi Centri Residenziali, Centri Diurni, Servizi e Sedi Territoriali, “triplicando il numero di utenti seguiti negli ultimi vent'anni e seguendo oggi oltre 1.200 utenti, che hanno beneficiato di uno o più servizi nelle diverse modalità”, spiegano alla Lega. Una presenza che ha garantito “interventi diagnostici, educativo-riabilitativi e socio-educativi a persone sordocieche”, col 2023 anno record di prestazioni effettuate. A fare gli onori di casa alla festa dei primi 60 anni, il Presidente della Lega Rossano Bartoli, affiancato da professionisti, medici, volontari, sostenitori, piccoli pazienti e loro familiari.
"La Lega del Filo d'Oro si impegna da 60 anni a garantire una migliore qualità della vita alle persone sordocieche e alle loro famiglie, e questo è possibile principalmente grazie ai nostri sostenitori, che scelgono di condividere con noi una missione che va oltre l'assistenza: è un progetto di dignità, inclusione e speranza. A loro va la nostra profonda gratitudine e l'invito a continuare questo cammino al nostro fianco”, ha dichiarato il presidente Rossano Bartoli. Secondo il quale “ogni traguardo raggiunto non è un punto d'arrivo, ma uno slancio verso il futuro. E a chi sostiene la nostra missione a darci la forza per realizzare nuovi progetti capaci di rispondere ai bisogni complessi dei nostri utenti oggi vogliamo dire loro un grazie sincero e riaffermare l'importanza del loro prezioso contributo, affinché nessuno debba affrontare il buio e il silenzio da solo. Ci tengo a ringraziare sentitamente anche tutte le famiglie che ripongono quotidianamente fiducia nel nostro operato, il personale e i volontari dell'Ente, e i nostri testimonial storici, Renzo Arbore e Neri Marcorè, che ci sono vicini da tantissimi anni".
"Sessant'anni sono una prova di dedizione e tenacia, ma anche di una visione condivisa da tante persone che, con la loro generosità, hanno permesso alla Lega del Filo d'Oro di diventare una luce per chi non vede e non sente”, ha dichiarato Renzo Arbore. “Per me è un privilegio essere parte di questa famiglia, perché – ha sottolineato - ciò che rende speciale la Lega del Filo d'Oro è la sua capacità di connettere le persone e trasformare i contributi in sogni tangibili. Essere testimone di questa missione mi riempie di orgoglio, e sono sicuro che, con l'aiuto di chi ci sostiene, riusciremo a dare speranza e supporto a chi ogni giorno convive con una disabilità complessa come la sordocecità”.
"La Lega del Filo d'Oro – la confessione di Neri Marcorè - mi ha insegnato a guardare e ascoltare oltre, a credere che la solidarietà possa davvero cambiare il destino delle persone. È una storia fatta di volti, di famiglie, di bambini, giovani e adulti con sordocecità, ma anche di professionisti e sostenitori che, con il loro impegno, hanno trasformato la speranza in realtà. Oggi è questo il messaggio che vogliamo portare avanti”. “Sono onorato di sostenere da dieci anni l'impegno della Fondazione, è un percorso che tocca il cuore e ogni anno – ha sottolineato Marcorè - rinnova la sua capacità di coinvolgere e di ispirare. La campagna che abbiamo presentato oggi è un messaggio di fiducia e di vicinanza, ma anche una testimonianza di quanto il supporto dei nostri sostenitori sia fondamentale. Spero che sempre più persone decidano di unirsi a noi, perché solo insieme possiamo davvero fare la differenza".
L'IMPORTANZA DEI SOSTENITORI
I sostenitori – è stato sottolineato nel corso dell’evento - hanno un ruolo fondamentale per la Lega del Filo d'Oro: nel corso del 2023, le donazioni dei sostenitori privati hanno contribuito alla copertura dell'85% delle spese sostenute dall'Ente, confermando la netta e crescente prevalenza dei contributi privati rispetto a quelli pubblici. Complessivamente, la raccolta fondi nel 2023 è aumentata del 24% rispetto all'anno precedente. “Solo così la Lega – assicurano alla Fondazione - riesce a garantire agli utenti un trattamento personalizzato che arriva a dedicare da 1 a 2,4 dipendenti per ogni ospite, in modo da offrire un percorso riabilitativo efficace a seconda del grado di disabilità. Per questa ragione oggi la raccolta fondi ha un ruolo fondamentale per la vita e lo sviluppo della Fondazione”.
LA CAMPAGNA "60 ANNI NON SI FESTEGGIANO, SI FANNO. INSIEME”
“La nuova campagna dedicata al 60° anniversario della Lega del Filo d'Oro – si legge in un comunicato - intende ringraziare tutti i suoi sostenitori, senza i quali questo traguardo non sarebbe stato possibile. Insieme a loro, come protagonisti, ci sono anche i piccoli e giovani utenti seguiti ogni giorno con passione e dedizione dai professionisti della Fondazione. Perché la storia della Lega del Filo d'Oro è fatta di migliaia di storie che si sono intrecciate nel corso di questi 60 anni e la campagna intende celebrare un anniversario che non guarda al passato, ma al presente e al futuro, raccontando ciò che si può continuare a fare, tutti insieme, unendo le storie di chi dona e di chi riceve per andare oltre il buio e il silenzio. Ad amplificare il messaggio di solidarietà, ancora una volta, ci sono Renzo Arbore e Neri Marcorè, amici e storici testimonial. La campagna porta con sé un messaggio potente di speranza e collaborazione, celebrando le storie di chi ha creduto e crede nella missione della Fondazione: un cammino collettivo e condiviso, in cui ogni gesto di solidarietà si trasforma in un sostegno concreto e quotidiano”.