Un letto a baldacchino che diventa un portale verso mondi fantastici. Una principessa che, colpita da un sortilegio, perde la vista, una giovane pirata pronta a rischiare tutto per salvarla. E il potere dell’amicizia che illumina anche il buio più profondo. È questa la trama di “Una missione per due”, opera lirica che debutta sabato 24 maggio alle ore 21.00 e replica domenica 25 maggio alle ore 18.00, al Teatro La Nuova Fenice di Osimo. La musica è di Lorenzo Sidoti, il libretto è di Vincenzo De Vivo da un soggetto degli studenti dell’I.C. “Caio Giulio Cesare” di Osimo-Offagna.
Lo spettacolo è il cuore pulsante di “Opera fai da te”, progetto nato dalla sinergia virtuosa tra Accademia d’Arte Lirica di Osimo (ente capofila), Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare” di Osimo-Offagna, e Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico, con l’obiettivo di rendere la cultura accessibile e partecipata. Un percorso creativo che ha unito quasi 600 persone tra studenti, professionisti e persone con disabilità in ogni fase: dalla scrittura del libretto alla messa in scena. Il progetto si avvale del contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia in seno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Educare insieme”.
Dirige l’opera Emanuele Bizzarri, maestro del Coro è Aldo Cicconofri, regia, scene e costumi sono di Matteo Mazzoni, videoartist Luca Attilii, light designer Lorenzo Caproli. Nella compagnia di canto, ci sono giovani artisti di provenienza internazionale che nell’Accademia di Osimo si stanno perfezionando nell’arte lirica.
L’Orchestra è composta da studenti della scuola media, da strumentisti dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini (OSR) e da “percussionisti” della Fondazione Lega del Filo d’Oro. Nel coro sono studenti, genitori, insegnanti.
Centrale è il ruolo delle persone con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale seguite dalla Lega del Filo d’Oro, da 60 anni punto di riferimento in Italia per chi non vede e non sente e per le loro famiglie. Hanno preso parte a laboratori di musicoterapia in cui la musica – attraverso vibrazioni, ritmo e suono – è divenuta linguaggio emotivo e ponte verso l’espressione personale e durante lo spettacolo saranno parte dell’orchestra con strumenti a percussione.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di coinvolgere bambini e giovani adulti con sordocecità e pluridisabilità psicosensoriale in questa esperienza corale, in cui ciascuno può essere protagonista con le sue potenzialità. Progetti come questi rappresentano un’occasione preziosa per promuovere una cultura dell’inclusione fondata sul rispetto, sull’empatia e sulla valorizzazione delle diversità: la dimostrazione di come ogni persona, con le proprie abilità e unicità, possa contribuire in modo significativo alla creazione di qualcosa di importante e condiviso”, dichiara Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro.
L’allestimento di Una missione per due, firmato dal regista Matteo Mazzoni, va oltre il tradizionale concetto di teatro: palcoscenico e platea si fondono in un unico spazio narrativo in cui il pubblico diventa parte integrante dello spettacolo. L'elemento centrale della scenografia è un grande letto a baldacchino, simbolo di un viaggio tra realtà e sogno, grazie a un gioco di luci e proiezioni che creano un’atmosfera tridimensionale e magica.
Protagonista dell'opera è la principessa Shayara che, colpita da un sortilegio che le fa perdere la vista, vive un viaggio pieno di prove e scoperte insieme alla piratessa Diana, figura anticonvenzionale e coraggiosa. Il viaggio diventa metafora di una società che può e deve imparare a vedere con occhi diversi. La cecità, in questo racconto, diventa metafora di ciò che, per paura o abitudine scegliamo di ignorare. È l’amicizia, infine, a restituire la luce e a guardare con occhi nuovi o semplicemente con il cuore.
Nei giorni della rappresentazione, il Teatro La Nuova Fenice ospiterà una mostra documentaria con materiali originali: testi, bozzetti scenografici, disegni realizzati dagli alunni dell’Istituto Caio Giulio Cesare e dai ragazzi della Lega del Filo d’Oro, e una selezione di fotografie curate dall’Istituto “Laeng Meucci” di Osimo. Dopo Osimo, l’esposizione toccherà le principali città marchigiane della musica, corredata da foto di scena e video integrale dello spettacolo per poi tornare a Osimo a dicembre con un ultimo concerto.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito, su prenotazione e fino a esaurimento dei posti.
Per riservare il proprio posto: progetti@accademialiricaosimo.com .