News & Eventi

News

News

Liste d’attesa, via al decreto sui poteri sostitutivi del Governo

Gli interventi del Ministero della Salute sulle Regioni inadempienti

È fumata bianca sul DPCM sui poteri sostitutivi per le Regioni inadempienti sulle liste d’attesa. L’ok è arrivato il 12 Giugno col via libera della Conferenza Stato-Regioni al provvedimento che negli ultimi mesi aveva visto una forte contrapposizione tra il Governo e le stesse Regioni. Il decreto definisce nel dettaglio le modalità e le procedure con cui il Ministero della Salute, attraverso l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, potrà esercitare poteri sostitutivi nei confronti delle Regioni inadempienti in merito alla normativa sul contrasto delle liste d'attesa. Un meccanismo operativo che rende concreto quanto previsto dall’art. 2, comma 6, del DL 73 approvato ormai un anno fa. In particolare, l’Organismo può esercitare il potere sostitutivo in due specifici casi: nella mancata nomina del Responsabile unico regionale dell’assistenza sanitaria (RUAS) entro i termini di legge; e in conseguenza di inadempienze da parte delle Regioni o dei RUAS nell’attuazione degli obiettivi previsti dal decreto-legge n. 73/2024.

Il provvedimento stabilisce una procedura articolata e improntata – riferisce una nota - ai principi di trasparenza e leale collaborazione tra Stato e Regioni. In caso di ritardi o mancanze, l’Organismo segnala formalmente la criticità alla Regione interessata e al Ministro della Salute, concedendo un primo termine di 30 giorni per le controdeduzioni. Se le risposte sono assenti o insufficienti, scatta un secondo termine (60 o 90 giorni) per sanare le criticità.

Trascorso anche questo periodo senza esito, l’Organismo può adottare direttamente i provvedimenti necessari oppure indicare alla Regione le linee operative da seguire, verificandone l’attuazione. Nel caso il RUAS non venga nominato, sarà l’Organismo a procedere direttamente, individuando nel Direttore regionale della sanità il soggetto idoneo.

Inoltre, il decreto stabilisce che tutte le attività svolte in via sostitutiva devono essere dettagliatamente documentate in una relazione da inviare sia alla Regione inadempiente che al Ministero della Salute. La relazione conterrà l’elenco degli atti adottati, le eventuali verifiche svolte sul campo, l’assistenza fornita dai Carabinieri del NAS e il dettaglio delle spese sostenute. Inoltre, entro il 10 gennaio di ogni anno l’Organismo dovrà produrre una relazione generale sulle attività svolte nel corso dell’anno.

Richiedi informazioni