News & Eventi

News

News

L’Opera della Provvidenza S. Antonio a 5 anni dal Covid 19

Sono passati 5 anni da quel funesto 21 febbraio 2020, quando in Italia, la prima vittima del Covid 19: un anniversario  che ha spinto l’OPSA, l’Opera della Provvidenza S. Antonio, a promuovere al suo interno un bilancio sia sul piano professionale che personale. E, per significative coincidenze, avviare in questi giorni con fondi regionali il progetto IN CON-TATTO, che ha fra le sue motivazioni proprio il superamento definitivo degli “strascichi” della pandemia in termini di opportunità di relazioni e contatti sociali per gli Ospiti, sia dell’Area disabilità che dell’Area anziani.

Di certo la pandemia ha lasciato un segno ma, a distanza di tempo, OPSA riflette piuttosto sulla lezione ricevuta: «È stato un periodo terribile, non lo si può negare – esordisce don Roberto Ravazzolo, direttore generale arrivato, peraltro, all’OPSA da fine 2020 - ma abbiamo imparato che una buona organizzazione nella prevenzione garantisce la vita, e OPSA è stata molto forte e collaborativa. Pur nell'affaticamento generale, nessuno si è tirato indietro. Io ho visto ogni giorno impegno, dedicazione e grande senso di responsabilità».

 Come segnale che anche OPSA mette finalmente un punto al “tema Covid-19”, la Direzione ha deciso di eliminare un ultimo passaggio a esso legato: in modo significativo, proprio a partire dal 21 febbraio 2025 non è più necessario effettuare un tampone per i nuovi ingressi in struttura di Ospiti, né per i rientri dopo un periodo trascorso in famiglia.

Uno degli elementi della mission dell’OPSA è l’inclusione sociale delle persone fragili che in essa vivono. Ciò significa apertura, relazioni e attività con il tessuto sociale del territorio, aspetti questi che gli anni della pandemia hanno fortemente limitato e che, dalla fine dell’emergenza, sono stati ripresi gradatamente. Ma quest’anno arriva il progetto IN CON-TATTO a dare un’accelerata a questo percorso, mettendo ancora di più in rete l’Opera della Provvidenza con le istituzioni e le associazioni a essa vicine. Il progetto, del valore di 30.000 euro, è finanziato per l’80% dalla Regione Veneto con la DGR 493/2024 e, dopo la fase iniziale di organizzazione, parte con le prime attività in questi giorni e durerà per tutto il 2025.

 IN CON-TATTO si propone di promuovere l’inclusione sociale attraverso attività di stimolazione sensoriale, che diventano relazione tra chi vi partecipa e con l’ambiente circostante: in tutto saranno coinvolti 110 Ospiti dell’OPSA (80 dell’Area disabilità e 30 dell’Area anziani) con diversi livelli di fragilità. Nel concreto sono previste attività di movimento creativo e pet therapy, che si terranno all’Opera della Provvidenza e in altre sedi, con laboratori dedicati sia agli Ospiti sia aperti anche ad altri partecipanti. Quest’anno, quindi, OPSA collaborerà con la scuola di danza Scarpette Rosse di Rubano, l’associazione Happy Pet di Camisano Vicentino e la cooperativa La città degli Asini di Polverara, con la scuola primaria Leonardo Da Vinci di Rubano e con la cooperativa la Bottega dei Ragazzi che cura il calendario degli eventi del Parco etnografico di Rubano. La prima attività a partire, venerdì 28 febbraio, è il laboratorio di movimento creativo al centro diurno San Raffaele di Casa Madre Teresa di Calcutta dell’OPSA, frequentato da persone con decadimento cognitivo in fase iniziale. Informazioni dettagliate sul progetto al seguente link:

 https://www.operadellaprovvidenza.it/progetti-finanziati/

 


Richiedi informazioni