Conto alla rovescia per un nuovo grande rilancio dell’IRCCS Oasi di Troina. Grazie ad un finanziamento di un milione e 347 mila euro ricevuto dal PNRR, l'importante Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico della provincia di Enna si appresta a potenziare ulteriormente il suo ruolo di eccellenza ospedaliera del Meridione . Il piano permetterà la realizzazione di 5 nuovi progetti di ricerca per lo sviluppo di nuove terapie per i disturbi del neurosviluppo, l'Alzheimer e specifici disturbi neuropsichiatrici in ambito pediatrico. I nuovi piani - finanziati dal bando del Ministero della Salute nell’ambito dei fondi europei relativi al Next Generation EU -, permetteranno all’Oasi di Troina di porsi all'avanguardia delle cure neuroprischiatriche anche in collaborazione con importanti centri ospedalieri nazionali, tra i quali la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.
“Grande soddisfazione per l'iniziativa” è stata espressa dal Direttore generale dell’Oasi, il dottor Arturo Caranna. Che ha anche ringraziato medici, esperti e ricercatori dell'Istituto “per il loro impegno e la loro dedizione nel continuare a ricercare nuove terapie e nel non arrendersi di fronte alle sempre crescenti sfide che minacciano la salute delle persone”. Ha inoltre sottolineato “l'importanza di costruire una rete di collaborazione con altri centri di eccellenza a livello nazionale”, ricordando che “il nostro Istituto, riconosciuto come IRCCS da ben 35 anni, ha attivamente collaborato con Enti di ricerca e Università nazionali e internazionali, producendo importanti risultati” ripresi dalle più autorevoli pubblicazioni scientifiche.
Il primo progetto, di cui l'Oasi è capofila, con responsabile il dottor Maurizio Elia, è dedicato ai disturbi del neurosviluppo. Mira ad identificare nuove malattie basate su espansione ripetuta polinucleotidica, che causano disabilità intellettiva ed epilessia in età evolutiva. Saranno utilizzate tecnologie di sequenziamento avanzate per migliorare la cura e la gestione dei pazienti. Altri partner del progetto, l’AOU Federico II di Napoli, l’IRCCS G. Gaslini di Genova e l’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma.
L'Alzheimer riguarda il secondo progetto. Si vuole, in pratica, comprendere come una specificaproteina (calcineurina), possa influenzare gli eventi patologici di questa malattia che colpisce globalmente quasi 50 milioni di persone nel mondo. E se inibitori selettivi della calcineurina ne possono prevenire i fenomeni di neurodegenerazione. L’IRCCS Oasi è partner del progetto, referente il professor Filippo Caraci, assieme all’ IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano (capofila), all’Università del Piemonte Orientale di Novara, all’AOU Hospital G. Martino di Messina.
Il terzo progetto, di cui l’Oasi di Troina è partner, si concentra sull'uso delle caratteristiche del sonno come biomarcatori per la diagnosi precoce dell'Alzheimer. L’obiettivo è di sviluppare un biomarcatore multimodale per identificare precocemente coloro che sono a rischio di sviluppare l’Alzheimer. Referente del progetto il professor Raffaele Ferri assieme all’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (capofila), all’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli e all’Università La Sapienza di Roma.
Un altro progetto riguarda la Sindrome Neuropsichiatrica Infantile ad Insorgenza Acuta (PANS). L'obiettivo è identificare biomarcatori affidabili e nuovi target molecolari per migliorare la gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti. Referente del progetto il dottor Luigi Vetri. L’IRCCS Oasi è partner del progetto assieme all’AOU di Cagliari (capofila), all’AOU G. Martino di Messina, all’Università degli Studi ECampus di Novedrate e all’Università degli Studi di Palermo.
Infine, l’ultimo progetto si focalizza sull'importanza della palmitoilazione, un processo che influisce sull'associazione delle proteine alle membrane cellulari nell'Alzheimer. L'obiettivo dello studio è esplorare il ruolo degli specifici enzimi che regolano la palmitoilazione e sviluppare nuove terapie per contrastarne gli effetti negativi sulla funzione cerebrale. Referente del progetto, e di cui l’Oasi è partner, la professoressa Daniela Puzzo, assieme all’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, capofila del progetto.