All’Ospedale Cristo Re di Roma nei giorni scorsi è stato eseguito un innovativo intervento su una donna di 77 anni affetta da patologie cardio-respiratorie grazie all’utilizzo di un robot chirurgico. L’operazione, un emicolectomia, si è svolta – informa una nota - con la paziente sveglia e senza intubazione. L’obiettivo è stato centrato positivamente attraverso l’uso del sistema robotico Versius CMR, con i suoi quattro bracci indipendenti comandati da una consolle 3D ad alta definizione. Una tecnica, spiegano i sanitari, che ha permesso di portare a termine l’intervento con “una precisione estrema e una riduzione significativa del trauma chirurgico”. A svolgere l’operazione, l’equipe medica composta dai chirurghi Giuseppe Pedullà e Andrea Mazzari, insieme agli anestesisti Carmine Pullano e Dario Marino.
Alla luce del positivo risultato ottenuto con l’uso del robot chirurgico, Antonio Crucitti, primario di Chirurgia Generale e Mininvasiva del Cristo Re, ha commentato: “L'uso alternato di strumenti tradizionali e robotici mininvasivi potrebbe, in futuro, essere il miglior trattamento per il cancro colorettale. L’approccio robotico piace non solo ai medici più giovani, ma anche alla "vecchia generazione" di chirurghi». L’intervento, infatti, potrebbe rappresentare per la sua metodologia una nuova frontiera nella chirurgia mini-invasiva per pazienti fragili, visto che – puntualizzano al Cristo Re – “la combinazione fra chirurgia robotica e anestesia peridurale ha evitato l’anestesia generale, mantenendo la paziente cosciente e respirante spontaneamente”. L'approccio anestesiologico - sottolinea Carmine Pullano - “ha incluso una sedazione controllata, assicurando comfort e stabilità emodinamica. Questa tecnica innovativa ha permesso una riduzione dell'impatto fisiologico dell'anestesia generale, favorendo un recupero più rapido e senza complicazioni”. Promozione col massimo dei voti, dunque, per il robot chirurgico del Cristo Re, per il quale si aprono orizzonti ancora piu’ ampi e mirati.