Usare i droni per consegnare in modo sicuro e piuù rapido farmaci salvavita e materiale biomedicale tra ospedali, centri di cura e di assistenza ubicati anche in città differenti. Un nuovo sistema di trasporto di medicine e campioni biologici messo in pratica per la prima volta a Roma, lo scorso Settembre, tra gli ospedali San Camillo e Forlanini con esiti altamente positivi. Ora è la volta dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) che ha testato nei giorni scorsi lo stesso sistema attraverso un'operazione dimostrativa nell'ambito della quinta edizione di Drones Beyond 2025, alla Fiera del Levante organizzata da Dta, in collaborazione con il Comune di Bari e con il patrocinio dell’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico e di Eurocontrol. Ma con un elemento di valutazione in più, i nosocomi scelti per l’esperimento non si trovano nella stessa città, ma in località molto distanti tra loro.
I tecnici, infatti, hanno fatto volare un Esacottero X6000 Pro Rtk, un drone da 25 kg capace di percorrere 25 km in circa 25 minuti. E tale il tempo che è stato impiegato dal drone partito da Acquaviva delle Fonti per raggiungere la periferia di Bari. Ed anche questa volta – come già successo a Roma nei mesi scorsi – l’esito è stato molto positivo. “La novità – hanno spiegato gli organizzatori dell’evento - potrà consentire di trasportare in modo rapido e sicuro farmaci, organi, campioni biologici, sangue e materiali biomedicali. Con l'obiettivo di salvare sempre più vite, migliorando le prestazioni sanitarie”. E, nello stesso tempo, far sì che “la rete sanitaria sia più connessa, più rapida, ma anche all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e della sostenibilità. L'esperimento odierno, nel prossimo futuro – hanno assicurato i vertici dell’ospedale Miulli alla fine della prova - potrà essere la quotidianità, con il risultato di garantire una maggiore continuità logistica tra le strutture ospedaliere” anche a decine di chilometri di distanza.