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Per le liste di attesa “nessun commissariamento per le Regioni”

L’assicurazione del Ministro della Salute Schillaci

“Noi non vogliamo commissariare nessuno, la nostra proposta era quella di supportare le Regioni laddove ci sia la necessità per qualche punto specifico. Nulla a che vedere con i commissariamenti che sono stati evocati, che sono avvenuti e avvengono in sanità, ma su altri parametri”. Sull’eterno problema delle liste di attesa, il ministro della Salute Orazio Schillaci assicura, così, Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza Stato-Regioni e Provincie Autonome. Avviene alla Camera dei Deputati a margine della presentazione del libro 'Pensare la sanità', di Luca Antonini e Stefano Zamagna. L’assicurazione è stata accolta “positivamente” dal presidente Fedriga“, secondo il quale la posizione di Schillaci è in sintonia con le “istanze delle Regioni per finalizzare il testo del decreto riguardante i poteri sostitutivi in caso di inadempienze sulle liste di attesa", sul quale lo scorso 17 aprile la Conferenza Stato-Regioni non aveva raggiunto l'intesa. "Durante il colloquio con il Ministro - ha continuato Fedriga - ho espresso la più ampia volontà del sistema Regioni a collaborare al fine di arrivare a una soluzione sostenibile e adeguata a garantire ai cittadini tempi e procedure efficaci per l’accesso alle prestazioni sanitarie. Ho apprezzato l’apertura del ministro Schillaci a mantenere la discussione in sede di Conferenza Stato-Regioni per risolvere la questione in tempi brevi e in maniera condivisa”.

Nella lotta alle liste d'attesa, ha evidenziato Schillaci, "serve un gioco di squadra con le Regioni, ma il Ministro può essere più o meno bravo, il presidente più o meno bravo, ma il direttore generale" di una Asl o ospedale "deve essere bravo e pagato bene. E poi occorre motivare meglio il personale e non è solo un problema economico, la maggior parte sono sommersi da un grosso carico burocratico”. Il successivo passo delineato dopo il faccia a faccia Schillaci-Fedriga sarà “in tempi brevi un decreto ministeriale proprio sulle liste d'attesa, che recepirà le osservazioni avanzate dalle Regioni e troverà la quadra rispetto agli obiettivi del Governo”.

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