Un confronto per portare alla ribalta le ultime novità nel campo della ricerca di farmaci innovativi e di dispositivi medici di ultima generazione. E’ ricco il programma di studio del “Clinical Trials Day”, le due giornate di studio promosse dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola. I lavori – in programma il 20 ed il 21 Maggio nella Sede di Roma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sono stati aperti da un messaggio del Ministro della Sanità Orazio Schillaci, che ha sottolineato come l’importanza della ricerca scientifica nell’ambito sanitario abbia rivoluzionato la vita dei pazienti e innovato gli approcci terapeutici. “Occasioni come questa ribadiscono chiaramente la nostra vocazione di istituzione al servizio del bene comune – ha dichiarato nel suo messaggio ai partecipanti Elena Beccalli, Rettore dell’Università Cattolica - Far incontrare, dialogare e confrontare medici, ricercatori, stakeholder e professionisti significa rendere palese la nostra missione, cioè quella di essere un’istituzione pronta a investire energie e competenze per migliorare la vita degli altri…”.
Della lunga tradizione culturale e scientifica nel campo dei clinical trials, ha parlato Robert Giovanni Nisticò, Presidente della Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). “Anticipando i dati emersi dal nuovo rapporto nazionale 2024 – ha affermato –, si conferma il trend in crescita per gli studi sponsorizzati con un aumento da 505 (82.7%) a 522 (87%) di trials autorizzati. Tuttavia si registra un calo notevole nel campo degli studi no profit con una diminuzione da 106 a 78 sperimentazioni cliniche, rispettivamente dal 17.03% al 13%, probabilmente imputabile all’onere crescente per il reclutamento di risorse necessarie per ottemperare ai requisiti stringenti della normativa in vigore. Rispetto a quanto focalizzato nei rapporti del 2022-2023, si conferma il dato per la fase I di 112 sperimentazione cliniche presentate; le sottomissioni per la fase II sono diminuite dal 35.8% al 31% e la fase III ha registrato un lieve aumento dal 42.2 % al 46%”. “Oggi – ha evidenziato Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica e Direttore Scientifico del Gemelli - celebriamo il Clinical Trials Day, una giornata mondiale dedicata alla ricerca clinica che ha visto riunita l'intera filiera: dalle aziende farmaceutiche e di dispositivi medici ai ricercatori, dagli stakeholder del sistema Paese alle istituzioni. Abbiamo voluto onorare i farmaci straordinari che hanno profondamente cambiato il destino dei pazienti con patologie un tempo senza risposta immediata, come le malattie neurologiche, il diabete, l’obesità o le malattie autoimmuni e le rare. Celebriamo anche i dispositivi medici innovativi che offrono nuove speranze e soluzioni, come le protesi che consentono degli interventi meno invasivi. “Per garantire una ricerca clinica sostenibile, veloce, etica e di qualità servono professionisti formati e riconosciuti – spiega la dottoressa Vincenzina Mora, Coordinatrice Organizzativa del Clinical Trials Day –. Dobbiamo spingere le università a inserire nuovi insegnamenti nei loro corsi di laurea e attivare percorsi professionalizzanti.”
"Il trial è un'opportunità per il malato", la sottolineatura di Sergio Alfieri, Ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica e Direttore Area Clinico-Scientifica dell’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola. Secondo il quale,"quando le malattie non trovano risposte, entrare in una struttura dove si sviluppano i trial significa avere delle possibilità. In questo ospedale girano migliaia di giovani e specializzandi: sono loro che hanno il fuoco di ricercare”. “Sul tema dei trial clinici questo ospedale ha deciso di investire tempo fa, aggregando molteplici competenze”, ha ricordato Marco Elefanti, Direttore Generale del Gemelli IRCCS. “Siamo ad un livello importante dei risultati raggiunti che non ci esimono, però, dall’impegnarci ancora di più”. Sulla funzione della ricerca per la competitività, Daniele Franco, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, ha spiegato che “la ricerca clinica nel suo complesso è fondamentale per la competitività di un Paese, per il benessere e la qualità dell'occupazione”. Osserva, inoltre, che “è anche fondamentale in questi tempi per l'autonomia e la sicurezza nazionale, soprattutto in una nazione come l'Italia che fatica a crescere da tanti anni e che soffre di una rilevante emorragia di giovani che vanno all’estero. In questo senso è importante che la ricerca sia collegata all'industria e al sistema produttivo. Le due cose devono andare assieme: ricerca, istituzioni e sistema produttivo”.
Per Paolo Nusiner, Presidente dell’Ospedale Isola Tiberina-Gemelli Isola e Direttore Generale della Cattolica del Sacr “il Clinical Trial Day non è solo un momento di confronto tra esperti, ma un'opportunità per ribadire con forza quanto il progresso scientifico debba rimanere ancorato a due valori irrinunciabili: l'innovazione nelle cure e la centralità della persona”. Del “valore della ricerca clinica non risiede solo nelle potenziali ricadute dirette sui pazienti”, ha parlato Rocco Bellantone, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). “Alla ricerca clinica, infatti, si associano enormi benefici in termini di conoscenza e di sviluppo per l’intero Paese. La ricerca industriale comporta anche dei benefici di natura economica, in quanto i costi sanitari dei pazienti arruolati negli studi clinici sono coperti dalle aziende farmaceutiche…”.
Da parte sua, Fabio De Lillo, Vice Presidente dell’Ordine dei Medici, ha sostenuto che “l'importanza del valore della centralità della persona anche nella ricerca. Da un lato, c’è il malato con le sue angosce, aspettative e speranze che non può essere mai considerato solo un dato o un oggetto di studio. Dall’altra c’è il medico o il ricercatore. Qui vedo tanti giovani che ci danno speranza per il futuro con il loro impegno e i loro sacrifici che vanno sempre sottolineati. Come Ordine ci lasciamo con un impegno: collaborare nell'ambito delle nuove normative per formare nuove figure e i nuovi curriculum che le normative impongono”.