Policlinico Gemelli-Apre l’ambulatorio multidisciplinare per la disforia di genere
Un nuovo ambulatorio al Policlinico Gemelli per aiutare i giovani colpiti da disforia di genere, vale a dire disturbi legati ad alterazioni umorali, problematiche di crescita e identità personali. Si tratta di un nuovo servizio di consulenza – si legge in una nota – nato dalla consapevolezza che la strutturazione della propria identità personale e di genere nell'età evolutive è una delle esperienze più belle e affascinanti, seppur faticosa, nel proprio percorso di crescita. Lo sviluppo dell’identità personale e di genere richiede, infatti, un cammino lungo e graduale che inizia fin dalla nascita e procede per step evolutivi, trovando in pubertà il momento di maggiore definizione.
Il servizio di consulenza – anticipano al Policlinico Gemelli - ha la finalità di individuare, ad opera di un’equipe multidisciplinare che coinvolge la psichiatria, la neuropsichiatria e la psicologia clinica in forza alla stessa Fondazione Gemelli, la tipologia e la durata del percorso che meglio incontra le esigenze dei giovani, aiutando anche il nucleo familiare a gestire la propria funzione genitoriale.
A tale scopo, presso l’Ambulatorio sarà effettuato un colloquio conoscitivo con gli interessati, al termine del quale i giovani e i loro genitori potranno, se lo desiderano, accedere a percorsi di sostegno e/o cura di gruppo o individuali. Al termine del percorso verrà rilasciato un certificato circa la tipologia e la durata dell’iter intrapreso e le condizioni cliniche dell’utente.
“L’apertura di questo ambulatorio risponde alle sempre più numerose richieste di aiuto e di accoglienza che riceviamo” – spiega il professor Gabriele Sani, Ordinario di Psichiatria all’Università Cattolica e direttore della UOC di Psichiatria clinica e d’urgenza e del Centro Psichiatrico Integrato di ricerca, prevenzione e cura delle Dipendenze (CePID) della Fondazione Policlinico Gemelli – “Lo concepiamo come un momento di riflessione e ascolto ancora prima che terapeutico”.
"La Disforia di genere è solo l'ultima manifestazione di un profondo processo di trasformazione socio-culturale che dalla nascita di internet in poi ha promosso un nuovo modo di pensare, di comunicare e di percepire la realtà” spiega il professor Federico Tonioni, ricercatore di Psichiatria all’Università Cattolica e dirigente medico della UOC Psichiatria clinica e di urgenza della Fondazione Policlinico Gemelli “Hikikomori”. “Disturbi dell'apprendimento e Disforia di genere sembrano muoversi su quel confine sottile che separa le sorprendenti potenzialità evolutive dell'essere umano dalla possibile genesi di nuove psicopatologie. E come spesso accade questi due ambiti sono destinati a sovrapporsi. Ci avviciniamo all'apertura di questo nuovo servizio animati dal bisogno di comprendere, lontani da qualsiasi pregiudizio e nel rispetto di ogni individualità, consapevoli di lasciare ai giovani di oggi un mondo sempre più difficile da abitare."
I ricercatori ritengono opportuno che eventuali elementi di sofferenza vengano identificati in epoca precoce per cui la sinergia della neuropsichiatria infantile con gli altri operatori è essenziale . Infatti già in età pediatrica è possibile riconoscere segni che rendono difficile una strutturazione sana e stabile della personalità e dell’identità e indicare la strada per un eventuale supporto precoce. La Disforia di Genere, affermano gli studiosi del Gemelli, è una disarmonia percepita tra il sesso percepito e quello assegnato alla nascita che genera nell’individuo un significativo disagio ed influisce sul benessere e sull’integrità psicologica della persona . E’ da intendere come l’identità di genere sia un processo complesso che comporta la consapevolezza di sé come maschio o femmina e che si evolve e può cambiare gradualmente nel corso della vita, sotto un’interazione multifattoriale di fattori biologici (genetici, ormonali), ma ancora di più psicologici e ambientali (sociali, culturali).
Per ulteriori informazioni e per prenotare un colloquio si può contattare la signora Daniela Pirastru al numero 06 30154122 (Email: daniela.pirastru@policlinicogemelli.it)