Ha preso il via a Roma, presso l'Auditorium dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'edizione 2025 del congresso internazionale "Endolive". All’annuale convegno internazionale dedicato alle malattie gastro-intestinali, quest'anno partecipano oltre 650 esperti, tra studiosi, medici e professionisti, provenienti, oltre che dall'Europa, da molti Paesi dell'Asia, tra i quali Giappone e Corea e dall'Australia. Punto centrale dell’incontro – si legge in una nota – la messa a punto delle piu’ avanzate tecniche di correzione endoscopia di una serie di patologie gastroenterologiche, da quelle 'blockbuster', come la malattia da reflusso gastro-esofageo a quelle più di frontiera, pertinenti all'endoscopia rigenerativa, come il trattamento delle fistole attraverso le cellule mesenchimali del tessuto adiposo.
L'importante e consolidato appuntamento scientifico, della durata di tre giorni, è organizzato dai professori Guido Costamagna, direttore dello European Endoscopy Training Center dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e del Centro di eccellenza malattie gastro-intestinali e endocrino-metaboliche Ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola e Cristiano Spada, Ordinario di gastroenterologia all'Università Cattolica e direttore dell'Unità Operativa di Endoscopia Digestiva al Gemelli. Il reflusso gastro-esofageo – spiegano gli specialisti - è una patologia estremamente diffusa, seppur con vari gradi di gravità. La maggior parte dei pazienti è gestibile attraverso cicli di terapia con inibitori di pompa protonica (PPI) e con protettori della mucosa (gli ultimi arrivati sono a base di acido ialuronico), ma si calcola che circa un paziente su 4 o su 5 non risponda al trattamento medico e rimanga quindi sintomatico. Tra gli esami, oltre all'esofago-gastroscopia, è la pH-metria a documentare che il paziente è un 'reflussore'. "Non basta il sintomo per dare l'indicazione alla correzione endoscopica- spiega il professor Costamagna- perché un dolore toracico ad esempio può essere dovuto ad altre cause e non necessariamente ad una patologia acido-relata. La prima condizione per l'indicazione alla correzione endoscopica dunque è che il reflusso sia documentato da un'indagine specifica come la pH-metria; la seconda condizione che deve ricorrere per porre questa indicazione è che il paziente abbia i sintomi tipici della malattia da reflusso gastro-esofageo (dolore toracico, epigastralgia) e decida di voler sospendere e/o ridurre la terapia con farmaci". Tematiche, novità e soluzioni che, come nelle precedenti edizioni, saranno analizzate e rese note su vasta scala tra i vari interventi in programma all’Endolive ’25.