News & Eventi

News

News

Preoccupante aumento di suicidi tra gli anziani

Sono sempre più numerosi nel mondo gli anziani che si suicidano. L’Italia è la maglia nera d’Europa. L’ha meritata per essere al vertice della poco invidiabile classifica delle persone avanti con l'età che si tolgono la vita. Una tragedia epocale, che riguarda il mondo intero, causata da solitudine, abbandono, ageismo.  Purtroppo si tratta di una situazione praticamente sconosciuta al grande pubblico. Ed è proprio per questo motivo che acquista un importante rilievo il 24esimo Congresso dell'Associazione Italiana di Psicogeriatria (Aip), in programma a Firenze il 12 e 13 aprile dal titolo “Integrazione e innovazione. Fondamenti del sapere psicogeriatrico” in gran parte dedicato alla drammaticità di questa penosa situazione.

   L'elevato tasso di suicidi tra gli anziani in Italia – come spiega una nota dell'Aip - ha le sue ragioni nella solitudine in cui vengono ridotti gli anziani e nell'ageismo con cui vengono spesso discriminati nei loro diritti basilari, che spesso esistono solo sulla carta. Un dramma certificato in maniera puntuale da cifre e confronti numerici a livello europeo. Ad esempio, il tasso di solitudine in Italia e' il doppio rispetto alla media dei Paesi dell'Europa: il 14 % dei nostri anziani  non ha nessuno a cui chiedere aiuto. Ad essi va aggiunto il 12 % di quelli che, mentre coloro che non hanno nessuno a cui raccontare cose personali.  Tutto ciò a fronte di una media europea del 6,1% (dati Eurostat).

   La solitudine non e' solo un problema sociale, ma anche clinico. Spesso  è associata ad un aumento del rischio di depressione, di disturbi del sonno, di demenza senile e di malattie cardiovascolari. A mettere in stretta correlazione ageismo e solitudine sono diversi studi internazionali. Una analisi svolta, ad esempio, da studiosi israeliani nel giugno 2023 individua un legame tra il crescere dell'eta' e la maggiore solitudine, specialmente tra gli ultra 70enni. Uno studio cileno dello stesso periodo, mostra un'associazione diretta e indiretta dell'ageismo con gli esiti sulla salute mentale. L'ageismo e' correlato alla solitudine e, di conseguenza, all'aumento dei sintomi depressivi e ansiosi.

Di contro  un documento pubblicato nell’ ottobre 2021 in cui sono raccolti i dati di  due iniziative innovative realizzate nei Paesi Bassi, dimostra che gli effetti positivi sugli anziani che vengono fatti vivere  in soluzioni abitative collettive.

L’ emergenza pandemica che ha sconvolto il Paese e il mondo intero in tempi recentissimi, ha fatto venire alla luce il fatto che gli anziani spesso vengono estromessi da misure di salvaguardia sanitaria. “Durante la pandemia, - ricorda il professore Diego De Leo, presidente Aip - quando i posti in terapia intensiva scarseggiavano, erano destinati ai piu' giovani piuttosto che agli anziani”, e la cosa più preoccupante è che questa impostazione  è stata fatta propria dagli stessi i anziani “convinti che non possano essere utili alla societa'” e questo non e' frutto di un impoverimento cognitivo, ma piuttosto di un'impressione del loro patrimonio intellettuale come detta la societa'. Occorre pertanto ribaltare questo modello. Oltre all'ageismo, vi e' una vera e propria epidemia di solitudine: i paesi occidentali contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una solitudine molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio. L'altro Paese piu' vecchio al mondo insieme all'Italia, il Giappone, ha computato 45mila persone che ogni anno muoiono in completo isolamento, tanto che sono state create squadre di death cleaners che si occupano di bonificare i luoghi in cui sono avvenute queste morti in solitudine".

La recente approvazione della legge 33 sulla non-autosufficienza rappresenta secondo il Presidente un'altra opportunita' di innovazione nell'assistenza, che – aggiungonomedici geriatri e personale specializzato Aip - si sposta dal sanitario al sociale aprendo nuove prospettive. Vi sono poi le novita' farmacologiche riguardanti problematiche come il controllo di agitazione e delirium e quelle sui trapianti d'organo. Grande attenzionea fenomeni globali come i cambiamenti climatici, che hanno un notevole impatto proprio sulla salute dei piu' fragili, che possono subire maggiormente gli effetti della disidratazione, dei colpi di calore o semplicemente essere meno reattivi di fronte a calamita' naturali per limiti sensoriali. Inoltre nella programmazione dell’assistenza telematica, è imprescindibile per i geriatri a convegno, tener presente del basso livello di competenza degli anziani nella digitalizzazione. In Italia la popolazione anziana esperta nell’uso della tecnologia non raggiunge il 65% e talvolta implica solo la competenza di saper mandare una mail. Cifre, analisi e inevitabili allarmi al vaglio del congresso fiorentino.

Richiedi informazioni