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Rocca: “Schillaci mi ha assicurato che sarà rinviata l’entrata in vigore del nuovo tariffario”

“Sono sicuro che l’entrata in vigore del nuovo tariffario per le prestazioni ambulatoriali specialistiche e protesiche sarà rinviato”. Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio, lo ha detto pubblicamente nel corso dell’iniziativa “Uno stop di un giorno per non chiudere per sempre”, svoltasi la mattina di mercoledì 20 marzo, a Roma presso il Teatro Brancaccio. “Me lo ha assicurato personalmente – ha rivelato Rocca – il Ministro Schillaci. E mi ha anche assicurato che si sta lavorando per una revisione dello stesso tariffario”.

Le parole del Presidente della Regione Lazio hanno dunque portato un po’ di serenità nel clima di sconforto che ha spinto l’Unione Ambulatori e Poliambulatori (UAP) ad organizzare la “giornata al Brancaccio”, con il sostegno delle numerose sigle associative che operano mondo sanitario del Lazio e dell’intero Paese. Non a caso, Michele Bellomo, Presidente di ARIS Lazio, aveva iniziato il suo intervento stigmatizzando proprio il fatto di aver dovuto organizzare questa giornata di stop per difendere, più che le proprie strutture, il diritto dei cittadini a essere curati. “Il fatto stesso di essere qui – l'esordio di Bellomo - , è già di per sé umiliante. Umiliante prima di tutto per i cittadini che andranno incontro a tante difficoltà da aggiungere a quelle che già debbono sopportare per potersi assicurare una visita, un’indagine clinica, una cura in un tempo ragionevole. Umiliante per le nostre strutture che si vedranno costrette, per la prima volta, a dover limitare l’accoglienza dei pazienti a causa di insostenibili erogazione di prestazioni richieste; e questo nonostante attualmente, a parità di prestazioni offerte dalle strutture pubbliche, nei nostri istituti si risparmia sino al 40% e nessuno viene poi a provvedere ai disavanzi di gestione, cosa che invece avviene per il pubblico. Umiliante infine – ha concluso Bellomo – per i nostri operatori sanitari che certo non hanno nulla da invidiare ai colleghi del pubblico. Solo che i nostri rischiano di non vedersi riconosciuti i loro diritti”.

Parole certamente forti quelle del Presidente di ARIS Lazio, comunque perfettamente esplicative della situazione in cui versa la sanità in Italia, situazione sul procinto di finire nel baratro semmai dovesse entrare in vigore il nuovo tariffario così come è stato strutturato. Non per niente la questione è approdata in Parlamento: l’On. Zinzi della Lega, ha presentato un’interrogazione in proposito al Ministro della Salute avanzando proprio l’ipotesi di una proroga del termine di entrata in vigore del Decreto Tariffe e la revisione delle stesse con la collaborazione degli operatori sanitari sul campo.


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