News & Eventi

News

News

Una nota positiva: cauta soddisfazione degli italiani per il SSN

A sostenerlo è la XIII edizione dello studio del “Crea Sanità” sulle Performance Regionali

Tra i cittadini italiani aleggia una certa soddisfazione per le performance del SSN in generale, nelle diverse regioni italiane. Lo testimonia sorprendentemente la XIII edizione dello studio del “Crea Sanità” sulle Performance Regionali.

I risultati dello studio mostrano un quadro complesso, caratterizzato da un aumento delle aspettative e da una correlazione positiva tra la Performance dei servizi sanitari ed il livello di soddisfazione dei cittadini. E’ incredibile eppure è proprio così: cresce la soddisfazione dei cittadini, e ora è inclusa tra i parametri di valutazione, con forti correlazioni tra qualità dei servizi e percezione dell’utenza. Persistono le disuguaglianze territoriali, anche se il divario Nord-Sud si riduce. Tant’è che nel 2025  ​l’indice regionale di Performance, in tema di opportunità di tutela socio-sanitaria offerta ai propri cittadini, oscilla da un massimo del 55% (fatto 100% il risultato massimo raggiungibile) del Veneto, ad un minimo del 23% in Calabria. I livelli di Performance regionali risultano, quindi, ancora significativamente distanti da un target ottimale. Tra l’altro, essendo cresciute ulteriormente le aspettative degli stakeholder, il livello dell’indice più alto, quest’anno, è risultato inferiore a quello dell’anno precedente.

I livelli di Performance regionali risultano ancora significativamente distanti dal target ottimale: negli anni il Panel degli stakeholder, ed in particolare i cittadini, aumentano le loro aspettative, ovvero “spostano verso l’alto l’asticella” della Performance ottimale, ma nessuna Regione sembra riuscire ad avvicinarsi a quel livello. Il divario nella valutazione attribuita alle Regioni che si posizionano agli estremi del range rimane decisamente rilevante; inoltre, in base alle aspettative espresse dai diversi stakeholder, un terzo delle Regioni non raggiunge un livello pari al 40% del massimo ottenibile. Qualitativamente, nel ranking si identificano quattro gruppi di Regioni: due Regioni, nel primo ci sono Il Veneto e la P.A. di Trento, che raggiungono livelli complessivi di tutela significativamente migliori dalle altre, con un indice di Performance che supera il 50% di quella massima (rispettivamente 55% e 50%). Nel secondo gruppo troviamo sei Regioni con livelli dell’indice di Performance abbastanza omogenei, compresi tra il 50% ed il 42%: P.A. di Bolzano, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Piemonte e Lombardia. Nel terzo gruppo si attestano Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, con livelli di Performance compresi nel range 33-41%. Infine, cinque Regioni, quali Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria, si attestano su livelli di Performance inferiori al 33% del massimo raggiungibile.

Richiedi informazioni