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Università Cattolica-Con la sfida di “Women in Finance”' si investe sulle studentesse

Borse di studio per un totale di 35.000 euro, premi per stage, contributi per chi è fuori sede e molto altro. Con il programma "Women in Finance", la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano investe sulle studentesse. L'iniziativa - che prevede anche corsi di formazione manageriale per lo sviluppo della leadership femminile e per la parità di genere, project work, percorsi di mentoring e eventi di networking- "si svolge per tutta la durata dell'anno accademico", spiega la preside Elena Beccalli, durante la presentazione nella Cripta Aula Magna.

Per la preside, il progetto - a cui aderiscono 16 aziende e società - "è un buon esempio di feconda sinergia tra università e mondo del lavoro per creare parità nelle opportunità". E aggiunge: "Prevale tra le ragazze l'attitudine a non proporsi per job application se non sentono di soddisfare tutti i requisiti o i criteri richiesti per ricoprire determinate posizioni. Quindi, l'obiettivo di 'Women in Finance' è mettere le nostre studentesse nella condizione di sviluppare una maggiore consapevolezza di se stesse, aiutarle a superare questa reticenza e affrontare con coraggio cambiamenti che possono derivare dall'assumere specifici ruoli professionali".

Sul fronte della parità di genere, resta infatti ancora molto da fare. Anna Maria Tarantola, ex studentessa della Cattolica, già dirigente della Banca d'Italia e attualmente presidente Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, spiega che negli ultimi dieci anni la situazione è migliorata, ma restano troppi stereotipi: "Se guardiamo nel dettaglio la situazione - dice-, risulta che in Italia nel 2023 il tasso di occupazione femminile si attesta intorno al 52% contro il 69% di quello maschile, quindi 17 punti in meno". E osserva: "Le donne sono sottorappresentate in ruoli di alta responsabilità e la loro presenza in lavori innovativi e remunerativi è inferiore rispetto a quella degli uomini. Permangono pregiudizi che rallentano l'empowerment femminile e la stessa legge Golfo-Mosca, emanata diversi anni fa, non è riuscita a cambiare la cultura". Per Tarantola "bisogna intervenire perché, come mostrano studi di Banca d'Italia, Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, il raggiungimento della parità di genere comporta un aumento del Prodotto interno lordo". Come? Puntando sull'educazione, la famiglia e la comunicazione. Flavia Mazzarella, presidente Bper Banca, che partecipa finanziando tre borse di studio a copertura totale delle tasse di iscrizione per le studentesse che vorranno iscriversi alla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, si sofferma sul rapporto tra donne e denaro, sottolineando la necessità di "favorire l'alfabetizzazione finanziaria, dal momento che il 33% di donne non possiede un conto corrente in autonomia e il 18% non lo possiede tout court".

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